Le imbarcazioni sono utilizzabili per i movimenti delle persone, ovvero per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e per motivi di salute. Questa la lettera ufficiale di risposta inviata oggi dal prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, al sindaco Luigi Brugnaro, che ieri aveva ufficialmente interpellato il titolare di Ca' Corner facendosi portavoce degli interrogativi dei residenti nella città antica e nelle isole.
La risposta non lascia spazio a dubbi, tanto che il prefetto Zappalorto, nel sottolineare più volte che gli spostamenti sono consentiti solo per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute ed emergenze, ha sottolineato come "non sia necessaria alcuna interpretazione estensiva" delle norme in vigore. "Ciò che vale per i mezzi privati di trasporto sulla terraferma (auto, moto, bicicletta) è applicabile anche ai mezzi privati di trasporto sull'acqua quali sono le piccole imbarcazioni da diporto - si legge - l'uso delle piccole imbarcazioni da diporto può concorrere a evitare il sovraffollamento dei mezzi pubblici e quindi a favorire le misure di contenimento volute dal Governo". Confermato l'obbligo di avere con sé il modello aggiornato per l'autocertificazione.
"Ringrazio il Signor Prefetto per la rapidità della risposta - commenta il sindaco Luigi Brugnaro, che nei giorni scorsi durante le quotidiane dirette dalla Smart Control Room del Tronchetto aveva lanciato un appello al Governo chiedendo chiarezza su questo punto - Si tratta di un tema vitale per una città come Venezia che vive sull'acqua, unica al mondo. Ringrazio per la sensibilità anche il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, con cui c'è stata una cordiale telefonata subito dopo la mia richiesta di chiarezza all'Esecutivo. E' importante che la politica nazionale, soprattutto in queste settimane difficili, si accorga della specificità di Venezia".
Nella lettera firmata dal prefetto Zappalorto si sottolinea come anche per le imbarcazioni debba essere rispettato l'obbligo di mascherine e guanti monouso, oltre il distanziamento sociale, a meno che non si tratti di conviventi. Restano in vigore, in ogni caso, tutte le limitazioni sul traffico acqueo previsti dai Regolamenti comunali.