
Versalis, società chimica di Eni, e Veritas, una delle maggiori multiutility d’Italia attiva nella Città metropolitana di Venezia e in parte della provincia di Treviso, hanno sottoscritto oggi un accordo di collaborazione per promuovere l’economia circolare, in particolare per individuare lo sviluppo di iniziative congiunte per la valorizzazione delle plastiche post-consumo e post-industriali. L’intesa è stata siglata da Adriano Alfani, amministratore delegato di Versalis, e da Andrea Razzini, direttore generale di Veritas.
Le due società lavoreranno insieme per analizzare e selezionare i flussi di rifiuti e di materia prima seconda provenienti dagli impianti di Veritas, al fine di valutarne l’idoneità ai processi di riciclo di Versalis. A Fusina, nell’area industriale di Porto Marghera, Veritas (società detenuta al 50,93% dal Comune di Venezia) gestisce attraverso società controllate l’Ecodistretto dei rifiuti, esempio concreto di sinergia industriale tra impianti di trattamento situati a breve distanza l’uno dall’altro, così da contribuire a ridurre i consumi energetici e le relative emissioni in atmosfera.
L’obiettivo condiviso dell’accordo sottoscritto oggi è sviluppare una filiera industriale integrata, a km zero, per produrre plastiche riciclate di alta qualità, anche attraverso nuovi investimenti, a partire dalla valorizzazione dei rifiuti in polistirene espanso (EPS), come le cassette utilizzate nel settore ittico, che saranno utilizzate nel nuovo impianto Versalis avviato a marzo 2025 a Porto Marghera, per la produzione di plastiche a partire da materie prime riciclate meccanicamente che a regime sarà in grado di produrre fino a 20.000 tonnellate all’anno di polistirene cristallo (r-GPPS) e polistirene espandibile (r-EPS), utilizzando materia prima seconda derivante da rifiuti di polistirene espanso post-consumo. L’impianto di Porto Marghera rappresenta il primo tassello della riconversione del petrolchimico veneziano e si inserisce nel piano di trasformazione e rilancio di Versalis sottoscritto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“Con questo accordo rafforziamo il nostro impegno a Porto Marghera per sviluppare ulteriormente la circolarità delle plastiche, mettendo a sistema le competenze industriali e tecnologiche di Versalis e di Veritas, che è per noi un partner strategico”, dichiara l’amministratore delegato di Versalis, Adriano Alfani.
“Per raggiungere l’obiettivo dell’effettivo riciclo dei rifiuti urbani occorrono sia un grande impegno da parte delle cittadine e dei cittadini per fare una buona raccolta differenziata, che impianti di selezione e valorizzazione che consentano ai rifiuti di tornare materia prima. Questo accordo consentirà di concretizzare queste attività con positivi impatti ambientali, a cominciare dalla Città di Venezia e del territorio metropolitano”, dice il direttore generale di Veritas, Andrea Razzini.
“Dal 2015, anno in cui abbiamo assunto la guida della città, abbiamo indicato con chiarezza la direzione: Porto Marghera doveva diventare un simbolo della transizione green e della riconversione industriale sostenibile - commenta il sindaco Luigi Brugnaro - È stata una precisa scelta politica che ha guidato ogni nostra decisione. Oggi i risultati si vedono: progetti concreti, impianti innovativi, filiere produttive nuove che trasformano i rifiuti in risorse e aprono opportunità di lavoro qualificato. Puntare sull’economia circolare significa credere che la crescita economica e la tutela dell’ambiente possano camminare insieme. Con accordi come questo, il Comune di Venezia conferma la volontà di accompagnare la trasformazione di Porto Marghera in un distretto europeo della sostenibilità, a beneficio delle imprese, dei cittadini e soprattutto delle future generazioni. I numeri di nuove aziende e di occupati, in crescita, testimoniano la validità di questa scelta”.