Bissuola Live 2025 Winter Edition: a Mestre in arrivo Nina Zilli, Tullio De Piscopo, I Musici di Guccini con Lodo Guenzi, Luca Barbarossa

Condividi
immagine
 

Bissuola Live 2025 Winter Edition: a Mestre in arrivo Nina Zilli, Tullio De Piscopo, I Musici di Guccini con Lodo Guenzi, Luca Barbarossa

01/09/2025

Mestre tornerà ad accendersi di musica e passione grazie alla nuova edizione di BLIVE 2025, la rassegna di quattro concerti che trasforma il Teatro del Parco in un palcoscenico vibrante di emozioni. Dopo il grande successo di quest’estate, arriva la Winter edition che - da settembre a dicembre – farà salire sul palco del teatro artisti italiani di grande spessore, capaci di incantare il pubblico con la loro energia e talento.
Ad aprire la stagione, venerdì 26 settembre, sarà Nina Zilli, con il suo stile inconfondibile; sabato 4 ottobre sarà la volta delle percussioni travolgenti di Tullio De Piscopo; venerdì 7 novembre toccherà a I Musici di Guccini, accompagnati dalla presenza speciale di Lodo Guenzi, e, infine, a salire sul palco sabato 20 dicembre sarà il cantautore romano Luca Barbarossa.

“La cultura, in tutte le sue diverse forme, è diventata il cuore pulsante del Parco Albanese-Bissuola, una realtà ormai consolidata grazie all’impegno costante di questa Amministrazione nel corso degli anni e che sta proseguendo con nuovi investimenti, che coinvolgono anche la Biennale. Abbiamo restituito alla città spazi che un tempo erano abbandonati, trasformandoli in luoghi vivi, animati e dedicati alle passioni dei nostri cittadini – spiega il sindaco Luigi Brugnaro – Il restauro del teatro, della Biblioteca e delle aree verdi circostanti ha reso questo luogo un punto di riferimento per eventi e incontri, aperto a tutta la comunità e ai visitatori”.

BLIVE 2025 è promosso dal Settore Cultura del Comune di Venezia, in collaborazione con Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale, e sostenuto dal Ministero della Cultura nell’ambito dei progetti dedicati allo spettacolo dal vivo. Il Teatro del Parco, recentemente restaurato insieme alla Biblioteca e alle aree verdi circostanti, è diventato un vero e proprio polo culturale nel cuore del Parco della Bissuola, simbolo di una rinascita urbana e sociale.

Ogni appuntamento ha un costo simbolico di 15 euro + d.p., per rendere la cultura accessibile a tutti.  I biglietti saranno disponibili a partire dal 1° settembre sul circuito Ticketone e presso i rivenditori autorizzati.

Ad aprire il cartellone dei concerti il 26 settembre sarà Nina Zilli, un tornado, un vulcano, un’innamorata della musica che ti inchioda con le sue passioni e fantasie prima ancora che tu abbia il tempo di ascoltare una sola delle sue canzoni. Nina, che viene da un paesino della Val Trebbia che ha lasciato presto per l’Irlanda, gli Stati Uniti, dovunque la spingevano i sogni e le fantasie. Nina che è partita dalla musica anni 70 “per arrivare piano piano alla mia musica perfetta: la Motown, l’R&B della Stax, il soul, il pop rock dei primi 60”, incrociato con amori italiani di Mina e Celentano e con la Giamaica che le fa battere forte il cuore. Reggae, rocksteady, ska: quando parla di Alton Ellis, di Phyllis Dillon, degli Ska-talites la sua voce cambia intonazione, è tenera e smaniosa allo stesso tempo. Ha studiato da soprano (“ma preferivo di gran lunga il rock”), ha diviso il tempo fra l’università e piccoli gruppi live, ha fatto la vee jay, è entrata e uscita da una porticina laterale della discografia con un 45 giri che ha rimosso (“non ne ho neanche una copia d’archivio, giuro che l’ho rotto”). Nel 2001 ha fondato un complesso, Chiara & Gliscuri, con cui è riuscita a mettere a fuoco qualcosa della sua personalità: un inno alla musica rocksteady, una lettura del mondo con quegli occhiali prendendo dai repertori più diversi, da Madonna ai Metallica, dalla Giamaica vera a una di fantasia, partendo magari dall’Australia degli AC/DC. Da quell’esperienza è nata la collaborazione con i Franziska, con cui gira l’Europa cantando reggae in inglese e patois. Ma è solo una parte del suo mondo. Nina ha tempo e voglie anche per scrivere canzoni, tanto, di tutto, e per proporsi come solista.

Il 4 ottobre è la volta di Tullio De Piscopo che farà tappa al Teatro del Parco con il suo tour 2025 dal titolo “I colori della Musica”, un viaggio emozionante che ripercorre la sua carriera e celebra la straordinaria ricchezza sonora che ha contraddistinto l’arte di Tullio. Sul palco non mancheranno tributi a Pino Daniele, gli assoli storici di batteria e una strabiliante interpretazione dell’opera d’arte Libertango, frutto della collaborazione con Astor Piazzolla, con il quale nel tempo ha registrato ben 10 LP, assieme ai brani che hanno portato Tullio De Piscopo al successo popolare (Namina, Pummarola Blues, Andamento Lento).

Tullio continua imperterrito a trasmettere la sua passione per la musica e l’insegnamento unendo generazioni e culture in questo straordinario viaggio sonoro. "I Colori della Musica" è molto più di un concerto: è un viaggio tra generi, emozioni e storie di vita. Leggenda della musica italiana e internazionale, Tullio De Piscopo ha tracciato un segno indelebile con il suo stile, il suo ritmo e i suoi colori e tutti i dettagli che provengono direttamente dalle sue origini. Napoli, i vicoli, il vociferare della gente, le melodie delle voci a squarciagola dei venditori ambulanti. Suoni che Tullio già in gioventù ‘viveva’ nelle calde mattine estive, immagini del padre che calava dalla finestra il paniere con dentro gli spiccioli in cambio di una foglia di fico che avvolgeva profumatissimi gelsi bianchi. Tutto questo ha permesso a Tullio di costruire la sua musica con un’impronta del tutto personale e indipendente evitando, sempre e con ostinazione, di cadere nella tentazione di seguire la “moda del momento”.

Il 7 novembre saliranno sul palco I Musici di Guccini con “Fra la vie Emilia e il West”, concerto live e spettacolo teatrale con Flaco Biondini, Vince Tempera, Ellade Bandini, Antonio Marangolo e la partecipazione straordinaria di Lodo Guenzi, regia e drammaturgia di Fabio Zulli. A quarant’anni dallo storico concerto di Piazza Maggiore a Bologna del 21 giugno 1984, i Musici di Guccini ci faranno rivivere le emozioni di “Fra la via Emilia e il West”, uno degli album dal vivo più iconici della musica d'autore italiana, scritto da Francesco Guccini.

Già protagonisti sul palco di quell’evento irripetibile (memorabile la presentazione che fece il Maestrone Francesco Guccini), Flaco Biondini, Vince Tempera, Ellade Bandini e Antonio Marangolo, porteranno in scena uno spettacolo che intreccia la musica (con la scaletta originale di quel concerto), parole e memoria, raccontando non solo quell'evento ma anche ciò che ha rappresentato per Bologna e per il mondo del cantautorato. E per un’intera generazione. Ad arricchire lo spettacolo, nel ruolo di attore, guastatore e (forse) cantante, Lodo Guenzi, ormai consacrato attore cinematografico e teatrale e noto conoscitore della realtà bolognese e fine studioso gucciniano. Per uno spettacolo che non sarà solo celebrazione, ma anche riscoperta e rilettura di un’eredità musicale. Un’occasione imperdibile per chi quegli anni li ha vissuti, per chi c'era, per chi quel disco l'ha consumato e per chi vuole scoprire la magia di un’epoca in cui la musica sapeva raccontare il mondo.

Chiude la rassegna il 20 dicembre Luca Barbarossa con il tour teatrale tratto dal suo fortunato libro “Centro storie per cento canzoni”, uno spettacolo tra concerto e racconto, con suggestioni visive inedite. Con lo spirito del cantastorie, Luca canta e suona dal vivo le canzoni protagoniste della sua opera letteraria e ne racconta i retroscena, le curiosità che si nascondono dietro ognuna di esse, ma anche il contesto storico, legato a doppio filo con il nostro vissuto, quello che proviamo e ricordiamo attraverso ogni singola canzone.

La storia della canzone passa attraverso le trasformazioni della nostra società, le battaglie per i diritti civili, le piccole grandi rivoluzioni del costume, i suoni delle diverse epoche, dal Risorgimento a oggi. Nel libro come nella scaletta del concerto i pezzi sono quelli che hanno segnato la vita di Luca e la nostra, da Lucio Battisti a Bob Dylan, dai Beatles a Paolo Conte, da Franco Battiato a Francesco De Gregori e il concerto è la condivisione di queste emozioni, di questi fotogrammi, di questi momenti. Oltre Luca alla voce e chitarra acustica, sono con lui sul palco Claudio Trippa alle chitarre e il polistrumentista Alessio Graziani, entrambi musicisti della Social Band. Sia le narrazioni che le canzoni sono accompagnate dalle proiezioni dell’Antica Proiettereia: suggestioni visual legate agli argomenti e ai personaggi tematizzati.

Unisciti al canale Telegram del Comune di Venezia

Top