Il sindaco Luigi Brugnaro inaugura la mostra “Kokodè Kamigami”

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Il sindaco Brugnaro all'inaugurazione di Kokodè Kamigani
 

Il sindaco Luigi Brugnaro inaugura la mostra “Kokodè Kamigami”

11/05/2017
E' stata inaugurata stamattina a Palazzo Morosini a Venezia la mostra "Kokodè Kamigami", l'antica lotta del Giappone, che affascina anche l'Occidente, proprio per quel misto di forza esibita, di eleganza e spiritualità che i suoi interpreti portano sul tatami: il “sumo”, parola il cui significato letterale è "qui s’incarnano gli dei". “La città, ha esordito il sindaco Luigi Brugnaro, è orgogliosa di quanto le Generali hanno fatto con questa mostra. Posso dire che è percepibile un cambio di passo nei confronti di Venezia, testimoniato dagli investimenti e da cosa, da parte dell’azienda, si sta facendo. Voglio innanzitutto ringraziare l’artista e il fotografo, ha continuato il sindaco, i quali hanno permesso che questa bellissima mostra potesse essere realizzata. Penso che potremmo già fin d’ora nominare Philippe Marinig ambasciatore di Venezia chiedendogli di andare a Tokyo per proporre un gemellaggio. In passato ho avuto occasione di incontrare il vice sindaco della capitale giapponese, che ospiterà le prossime olimpiadi. Tokyo e il Giappone custodiscono il segreto della spiritualità, della ritualità, delle cose complicate e complesse, esattamente come Venezia. Noi dobbiamo immaginare questa logica di specchi continui, il percorso più difficile per tutti, che è quello che si fa dentro sé stessi. Solo così si riesce a migliorarsi. Il Giappone ama Venezia, e i veneziani conoscono bene quel Paese. C’è una spiritualità profonda dentro le fotografie qui esposte dove, da parte del fotografo, c’è un riferimento continuo a questa idea della sacralità. Le mostre e l’arte devono servire a chiederci le cose, a interrogarci ogni giorno. Sono convinto, ha concluso Brugnaro, che questo evento culturale nobiliti Venezia e vada nel senso del ritrovare lo spirito vero di città aperta.” Nel suo saluto di benvenuto Marco Sesana,Country Manager e Ad di Generali Italia, ha ricordato il profondo legame delle Generali con la città di Venezia e l'impegno della Compagnia  nella valorizzazione del patrimonio storico con il restauro delle Procuratie Vecchie, dei Giardini Reali, il sostegno al Teatro Fenice e le aperture di Palazzo Morosini alla collettività con iniziative artistiche e culturali. Ha preso quindi la parola Philippe Donnet, Group Ceo di Assicurazioni Generali, che commentando la mostra, ha affermato che ”non c’è vera arte senza lavoro, e questo è il risultato di un percorso di più di dieci anni. Ringrazio i due artisti. In primo luogo Daimon Kinoshita che è l’unico artista ufficiale del sumo. Poi il fotografo Philippe Marinig che è potuto entrare in questo mondo che ha fotografato. Siamo riusciti a portare a qui a Venezia, la città della cultura e della bellezza, una mostra che espone opere che si vedono per la prima volta, e che nemmeno in Giappone sono state mai viste'   Curata da Xavier Martel, docente di storia dell'arte del XIX secolo all'Università Paris I, l’esposizione raccoglie 33 opere attraverso le quali l'artista giapponese Daimon Kinoshita (incisore di ukiyo-e, stampa artistica giapponese su carta impressa con matrici di legno) e il fotografo francese Philippe Marinig illustrano, tramite la commistione della loro stessa arte, il mondo dei lottatori di sumo, sport nazionale del Giappone, che vanta una storia di 400 anni. Generali Italia ha sostenuto questo evento, in collaborazione con Arthemisia, in occasione della 57/a Biennale Arte. La mostra, che ha accesso gratuito, è promossa da Generali Italia con il programma Valore Cultura che ha l'obiettivo di promuovere le migliori iniziative artistiche e culturali rendendole accessibili a un pubblico sempre più vasto.

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