Il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: "La diffida amministrativa per creare uno spirito di fiducia e fattiva collaborazione con i cittadini e gli operatori economici"

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Il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: "La diffida amministrativa per creare uno spirito di fiducia e fattiva collaborazione con i cittadini e gli operatori economici"

20/06/2016

La Giunta comunale ha esaminato la proposta di deliberazione della "diffida amministrativa", che mira a semplificare i controlli alle imprese ogni qual volta ci siano degli accertamenti di violazioni amministrative sanabili in dieci giorni nel territorio del Comune di Venezia.

“Introdurre lo strumento della diffida amministrativa – spiega il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro - è un chiaro segnale che l'Amministrazione Comunale vuole gestire le piccole violazioni amministrative con uno spirito di fattiva collaborazione con i cittadini e gli operatori economici. Con la diffida, infatti, nel caso in cui vengano registrate delle irregolarità compiute da attività commerciali, artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande, la multa non scatterà immediatamente, ma viene stabilito un periodo non superiore a dieci giorni per sanare la situazione. E' un atto di fiducia con i cittadini che si impegnano a rimediare all'irregolarità immediatamente, evitando così le sanzioni”.

Per la gestione del sistema sarà istituito, con la collaborazione di Venis, un apposito registro elettronico delle attività e delle persone che sono state sanzionate, così da poter valutare le recidive. Un altro passo verso la digitalizzazione dei processi amministrativi, volto ad una più efficace capacità di prevenzione e di controllo del territorio.

Nello specifico, la diffida, come previsto dalla Legge Regionale n. 10 del 28 gennaio 1977, non sarà applicabile in caso di attività svolta senza autorizzazione, licenza o concessione, o nel caso in cui la trasgressione non sia sanabile entro dieci giorni dalla rilevazione. Nel caso in cui la stessa irregolarità venisse rilevata nei 5 anni successivi, scatterà automaticamente la sanzione.

Ora la proposta di deliberazione sarà prima discussa dalla seconda commissione consiliare per passare poi al voto del Consiglio Comunale.

 

Venezia, 17 giugno 2016

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