Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro e il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle Condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, Andrea Causin, sono intervenuti questa mattina al convegno “Le periferie della Città metropolitana di Venezia. Declinazioni, mappatura, strategie di recupero e sviluppo delle aree di degrado”, che si è svolto all’auditorium Città metropolitana in via Forte Marghera, su iniziativa dell’Ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Venezia. L'incontro, a cui ha preso parte anche il prefetto di Venezia, Carlo Boffi, è stato aperto dai saluti della presidente e del segretario dell’Ordine degli Architetti, rispettivamente Anna Buzzacchi e Nicola Picco.
Il sindaco Brugnaro, si è soffermato sulle caratteristiche della Città metropolitana di Venezia, partendo dagli aspetti più strettamente urbanistici fino ad arrivare a quelli legati alla sicurezza, ricordando la proposta di legge presentata mercoledì scorso alla Camera dei Deputati sugli “Interventi legislativi volti a contrastare i comportamenti lesivi della sicurezza e del decoro urbano”, di iniziativa del deputato Causin, che prende spunto dall'ordine del giorno approvato lo scorso aprile in Consiglio comunale a Venezia in tema di sicurezza e ordine pubblico. “Da troppo tempo gli architetti in questa città non toccano palla – ha esordito il sindaco – e si vede. Quando si parla di urbanistica si devono considerare le persone prima di tutto, per questo la denuncia che io voglio fare è a tutto campo, riguarda sia il lavoro dei professionisti che quello della Pubblica amministrazione. E’ necessario cambiare questo modo di operare e chiedo ai professionisti di darci una mano per far risorgere la città. Noi ‘ce la mettiamo tutta’, ma questa battaglia è trasversale, lo ripeto sempre. Non si possono fare solo proclami e dire falsità confondendo i cittadini. E’ necessario invece avere un grande senso civico e sociale non solo nel proprio ambito professionale: gli architetti perciò non si devono limitare a presentare un progetto, ma devono avere una visione sociale che possa attrarre gli investitori stranieri. In questo momento penso soprattutto a Porto Marghera e alla necessità di attrarre investimenti senza per forza aspettare sempre una fonte di finanziamento pubblico”.
Il deputato Causin ha spiegato poi come la Commissione d’inchiesta da lui presieduta stia lavorando sul tema della sicurezza delle periferie delle città metropolitane in Italia, precisando che si tratta di realtà molto diverse tra loro e sottolineando come sia necessario affrontare il tema in modo interdisciplinare e ascoltare le richieste dei cittadini: “Si tratta di ‘una sfida di rigenerazione’ – ha affermato Causin – che coinvolge la cittadinanza, la politica, i professionisti, tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti e possono dare il loro contributo. Prima di intervenire è necessario capire la natura e l’entità dei problemi”. Il prefetto Boffi infine ha evidenziato alcuni aspetti relativi alla Città metropolitana, dove, nel corso del 2016, l’unico dato negativo registrato è quello relativo allo spaccio di sostanze stupefacenti – in aumento – mentre c’è stata una significativa diminuzione dei furti, passati da 42.637 del 2015 a 36.982 del 2016. “Questo è stato possibile grazie al fatto che le Forze di Polizia svolgono il loro lavoro al meglio – ha dichiarato il prefetto – ma è fondamentale anche l’apporto che stanno dando i cittadini con il controllo di vicinato, che rappresenta la consapevolezza di vivere in una società e il senso di solidarietà e di aiuto tra tutti noi che permette a Venezia di essere una Città metropolitana in cui la qualità della vita rimane alta”.