Bando Periferie: inviate al Governo le proposte della Città Metropolitana di Venezia e del Comune di Venezia

Condividi
 

Bando Periferie: inviate al Governo le proposte della Città Metropolitana di Venezia e del Comune di Venezia

30/08/2016

Sono state inviate le due proposte progettuali distinte per la Città Metropolitana di Venezia e per il Comune di Venezia, in riferimento al Bando delle Periferie pubblicato lo scorso 1 giugno dalla Presidenza del Consiglio, che ha per oggetto la selezione di progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta.  Ad illustrare i progetti sono stati questa mattina, a Ca' Farsetti, il sindaco di Venezia e della Città metropolitana di Venezia, Luigi Brugnaro, insieme al segretario generale della Città Metropolitana, Stefano Nen e al gruppo di lavoro che per tre mesi ha lavorato alle proposte: il direttore di Venis, Alessandra Poggiani, il direttore dei Lavori pubblici del Comune di Venezia, Simone Agrondi, il direttore dei Lavori pubblici per la Città Metropolitana, Andrea Menin e la dirigente comunale allo Sviluppo economico e Politiche comunitarie, Paola Ravenna.   

Il bando ha messo a disposizione 500 milioni di fondi per le 14 città metropolitane (che potevano presentare richieste per progetti fino a 40 milioni) e per i 117 comuni capoluogo (per richieste fino a 18 milioni).

La proposta presentata dalla Città di Metropolitana di Venezia coinvolge direttamente oltre al Comune capoluogo, altri 12 comuni del territorio (San Donà di Piave, Portogruaro, Meolo, Fossalta di Piave, Musile di Piave, Ceggia, San Stino di Livenza, Mira, Spinea, Dolo, Concordia Sagittaria, Chioggia) ed indirettamente l’intero territorio, con interventi sulla mobilità sostenibile (riqualificazione e interventi per il miglioramento della fruizione delle stazioni ferroviarie SMFR di Porto Marghera, San Donà di Piave, Portogruaro, Meolo, Fossalta di Piave, Ceggia, San Stino di Livenza, Mira-Mirano; potenziamento sicurezza e connettività mobile delle stazioni Mestre Centro, Venezia Santa Lucia e Piazzale Roma; nuova autostazione di San Donà di Piave) e sulla riqualificazione e ri-funzionalizzazione di aree ed edifici dismessi o degradati (aree limitrofe alla linea ferroviaria in Spinea, parchi via Bennati e ex Bocciodromo; edifici in aree limitrofe alla linea ferroviaria in Comune di San Donà di Piave - “Cantina dei Talenti”, Villa Angeli in Dolo; Palazzo ex Casino' - Lido di Venezia; Palazzo del Cinema in Corcordia Sagittaria; Forti di Mestre in Comune di Venezia; sicurezza territoriale con potenziamento illuminazione LED in Comune di Chioggia e Sottomarina; area "ex Perfosfati" - Parco archeologico in Portogruaro).   

 Sulla proposta progettuale che ammonta complessivamente a € 55,398,000, sono già stati raccolti 16.671.000 milioni di cofinanziamento privato e pubblico (oltre il 28% dell’importo complessivo) e si richiede un finanziamento a valere sul bando di 38.727.000 euro.

Il progetto, articolato in una pluralità di interventi, si poggia su due asset principali:
1. mobilità, connessione e accessibilità intra-metropolitana come leva per lo sviluppo metropolitano e per la ricucitura del tessuto insediativo diffuso tipico della metropoli veneziana con la riconnessione delle "periferie urbane".
2. interventi di riuso e rifunzionalizzazione di aree e di strutture edilizie esistenti, con finalità di interesse pubblico, senza ulteriore consumo di suolo o che necessitavano varianti urbanistiche, con l'obiettivo primario di sviluppare nuovi poli di aggregazione per l’erogazione di servizi congressuali, culturali e sociali in ambito metropolitano, per favorire la fruizione di funzioni collettive come volano di sviluppo economico e per contrastare situazioni di marginalità, degrado edilizio e carenza di servizi nelle aree periferiche, aumentando i poli di attrazione.     La scelta dei moduli è stata fatta sia in base alla rispondenza con i criteri del bando, anche per favorire il massimo punteggio nella valutazione che la commissione dovrà effettuare per la selezione dei progetti (ad esempio, ben 25 punti su 100 saranno assegnati dalla Commissione valutatrice a quelle proposte che hanno raccolto almeno il 25% di cofinanziamento da parte di altri soggetti), sia in base alla tempestività di esecuzione dei lavori e privilegiando gli interventi che potessero raccogliere cofinanziamenti privati e pubblici tali da garantire l’effettivo interesse dell’intervento, la sua sostenibilità economica. Le proposte arrivate al gruppo di lavoro sono state 83, quella che verrà presentata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ne conta 20.

    La proposta inviata per il Comune di Venezia, riguarda la realizzazione del 2° Lotto della Cittadella della Giustizia (il cui progetto definitivo generale venne approvato nel 2000), nel complesso dell’ex Manifattura Tabacchi, per consentire il trasferimento del Tribunale civile di Venezia dall'area centrale di Rialto, e si inserisce all’interno di un più ampio intervento di ristrutturazione edilizia, articolato in più fasi, finalizzato alla localizzazione unitaria degli Uffici Giudiziari in conseguenza della chiusura e dell’accorpamento delle sedi giudiziarie distaccate nel territorio regionale. L'ambito territoriale interessato è quello situato sull'isola di Piazzale Roma e una parte dell'insula di Santa Maria Maggiore, e permetterà altresì una riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’area. Il costo complessivo dell’intervento è di a € 17.173.070 di cui € 4.637.000,00 provenienti da cofinanziatori privati (pari al 27% dell'importo complessivo) e € 12.536.070,00 di finanziamento richiesto a valere sul bando.

    “Siamo orgogliosi di avere elaborato due proposte competitive e di effettiva ricaduta sulla qualità della vita di tutti i cittadini, oltre che dei residenti nelle aree specifiche di intervento – ha dichiarato il sindaco di Venezia e della Città Metropolitana, Luigi Brugnaro. Intervenire sulla mobilità metropolitana e rimettere in funzione spazi pubblici in poli diffusi, fuori dalle aree più utilizzate come luoghi di aggregazione,  è un primo passo per quella necessaria “ricucitura” del tessuto urbano diffuso, che è tipico della nostra Città Metropolitana e della città di Venezia, e che permette di rivitalizzare aree marginali e allo stesso tempo dare nuovo impulso economico al nostro territorio”.

 

Unisciti al canale Telegram del Comune di Venezia

Top