Sottoscritto in Prefettura il protocollo per la promozione della sicurezza del trasporto pubblico locale nella Città metropolitana di Venezia

Condividi
Foto firma protocollo
 

Sottoscritto in Prefettura il protocollo per la promozione della sicurezza del trasporto pubblico locale nella Città metropolitana di Venezia

20/12/2024

Monitoraggio costante delle situazioni, delle aree e degli orari più a rischio, per valutare lo stato della sicurezza e della qualità del trasporto pubblico locale e intervenire con presidi specifici, aggiornamento della normativa in materia di sicurezza e regolarità dei servizi di trasporto pubblico locale, con l’introduzione di misure per prevenire e contrastare il fenomeno delle aggressioni, progressiva adozione di dispositivi tecnologici, sia nei mezzi, sia per il personale.

Sono alcune delle azioni previste dal Protocollo per la promozione della sicurezza del trasporto pubblico locale nella Città metropolitana di Venezia, siglato questa mattina presso la sede della Prefettura.

Il Protocollo è stato sottoscritto dal prefetto Darco Pellos, dal sindaco della Città metropolitana di Venezia e del Comune di Venezia Luigi Brugnaro, dai rappresentanti delle aziende di trasporto pubblico, Massimo Diana per AVM Spa, Sergio Scaggiante per ATVO Spa, Simone Buoso per Arriva Veneto Spa, Fabio Sacco per Alilaguna Spa e dai rappresentanti sindacali, Alessio Bianchini per Filt Cgil, Mauro Cavagnin e Guido Scarpa per Fit Cisl, Luca Soncin per Fit Cisl ATVO, Francesco Lo Presti per Uil Veneto, Francesco Sambo per Uil Trasporti, Alberto Cancian per USB Venezia, Danilo Scattolin per SGB, Marco Ravanello per UGL FNA, Mattia Veronese per la segreteria FAISA CISAL.

Presenti al tavolo il Questore Gaetano Bonaccorso, il Comandante provinciale dei Carabinieri Marco Aquilio, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Michele Bosco, il Comandante della Polizia Locale del Comune di Venezia Marco Agostini.

Il prefetto Darco Pellos ha evidenziato l’importanza dell’attività congiunta tra Prefettura, Comune, Forze di polizia, aziende di trasporto pubblico e sindacati, per raggiungere quello che ha definito un “primo passo” verso il rafforzamento della sicurezza nei mezzi di trasporto, sia per gli utenti, sia per i lavoratori, che frequentemente sono vittime di intemperanze, sfociate talvolta in vere e proprie aggressioni. "Nel Protocollo - ha sottolineato il prefetto - sono previste azioni diversificate, che vanno dalla progressiva introduzione di dispositivi sempre più tecnologici alle attività di formazione, comunicazione e tutela legale delle vittime di aggressioni".

Il sindaco Luigi Brugnaro ha rimarcato come, attraverso le attività previste, venga valorizzato il ruolo dei lavoratori del trasporto pubblico locale sul piano sociale. "Il Protocollo si presenta come un riferimento dinamico: l’efficacia degli strumenti che saranno messi in campo, compresi quelli di natura normativa e regolamentare - ha sottolineato - verrà costantemente valutata e, se necessario, saranno apportate ulteriori modifiche tese a rafforzare la sicurezza dei lavoratori".

I rappresentanti sindacali hanno espresso soddisfazione per la firma del Protocollo, che consente di inserire all’interno di un quadro generale condiviso le azioni, ancorché implementabili, per rispondere a una esigenza manifestata dagli operatori, che con sempre maggior frequenza devono affrontare situazioni di particolare criticità.

Nel dettaglio, sulla base del Protocollo, la Prefettura di Venezia si impegna a:

  • individuare e valutare le criticità, in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, disponendo l’attuazione di mirati servizi di prevenzione, controllo e contrasto dei fenomeni illegali, con il coinvolgimento delle Polizie Locali, con intese di carattere tecnico tra le Forze di polizia;
  • mantenere e sviluppare, d’intesa con i Sindaci, scambi di informazioni tra le Forze di polizia e le Polizie Locali;
  • attivare tavoli con le aziende di trasporto pubblico, i Comuni, le Organizzazioni sindacali per monitorare il fenomeno delle aggressioni a lavoratori e utenti del trasporto pubblico.

La Città metropolitana di Venezia e il Comune di Venezia si impegnano a:

  • ideare campagne di comunicazione indirizzate agli utenti per instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione con gli operatori del trasporto pubblico;
  • raccogliere dati e monitorare lo stato della sicurezza e della qualità del trasporto pubblico;
  • avviare un confronto tra le Istituzioni locali e gli Organi di polizia per individuare situazioni territoriali e orari che necessitino di particolare attenzione da parte delle Forze di polizia, proponendo l’utilizzo di sempre più efficaci dispositivi tecnologici e soluzioni tecniche per aumentare la sicurezza del servizio nelle stazioni, nei capilinea e sui mezzi di trasporto;
  • contribuire all’aggiornamento della normativa in materia di sicurezza e regolarità dei servizi di trasporto, anche al fine di prevedere l’introduzione di misure atte a prevenire e contrastare il fenomeno delle aggressioni, valutando l’estensione del cosiddetto DASPO urbano a coloro che hanno manifestato o reiterato condotte aggressive nei confronti del personale;
  • individuare interventi e procedure, anche di carattere formativo, finalizzate a fornire al personale strumenti efficaci utili alla prevenzione e gestione delle situazioni di criticità, nonché all’assistenza e al supporto del personale vittima di aggressione.

Le Società di trasporto pubblico locale si impegnano a:

  • interventi tecnici con il progressivo isolamento del posto di guida degli operatori con cabine protette; estensione progressiva su tutti i mezzi di sistemi di videosorveglianza a bordo; progressiva adozione di interventi finalizzati alla più semplice e celere richiesta di intervento, attraverso un tasto di segnalazione immediata di pericolo;
  • incrementare il personale di vigilanza su tratte e orari considerati a rischio aggressione al personale;
  • attivare l’assistenza legale e la costituzione di parte civile dell’azienda nei confronti dei responsabili di aggressioni;
  • istituire programmi di protezione e sicurezza attraverso la presenza e l’intervento di personale dedicato, come, ad esempio, le guardie giurate.

Unisciti al canale Telegram del Comune di Venezia

Top