Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro è intervenuto questo pomeriggio all’Auditorium dell’M9, a Mestre,della cerimonia di consegna del Premio Gabriele Sinopoli, assegnato ogni anno, dal 2015, alle persone e alle realtà che negli anni hanno saputo valorizzare la città di Mestre, ideato nel dal Comitato Mestre Off Limits, co-fondatore del Coordinamento No Degrado e Malamovida, presieduto da Fabrizio Coniglio.
Una cerimonia che è iniziata con un ricordo a Giacomo Gobbato, il giovane colpito a morte mentre cercava di sventare una rapina lo scorso 20 settembre e a Sammy Basso scomparso lo scorso 5 ottobre.
Dopo il premio assegnato lo scorso anno all'Associazione il Prossimo e la Fondazione Carpinetum, create da Don Armando Trevisiol, per questa settima edizione il riconoscimento dell'associazione mestrina Comitato Mestre Off limits è andato a Gianni Franzoi, dirigente e vice comandante del corpo di Comando della Polizia Locale del Comune di Venezia in servizio dal 1986 prende servizio alla polizia municipale di Venezia per il valore dimostrato in tantissime anni di carriera e alla dimostrazione di professionalità nell’altissimo ruolo assunto unito alla capacità di ascolto alle istanze dei cittadini.
Premiata anche la famiglia Tura proprietari dell’Hotel Bologna, albergo aperto dal 1911 e divenuto pietra miliare della ricettività e ristorazione di Mestre.Un investimento nel corso degli anni che ha portato ad ampliamenti per la ricettività che ha una funzione di anti degrado, la famiglia Tura è convinta che la riqualificazione urbanistica sia di fatto un modo che sconfiggere il degrado nella zona della stazione di Mestre. L'albergo inoltra finanzia assieme ai vicini hotel Plaza e l’hotel Tritone un servizio di vigilanza che fino all'una di notte vigilia le aree attorno
A consegnare le due targhe è stata la signora Marzia Cossutta, vedova di Gabriele Sinopoli, promotore finanziario, rimasto vittima di una brutale aggressione il 2 settembre del 2012 e deceduto poi nell'aprile del 2014 per i traumi riportati.
Alla cerimonia è intervenuto il sindaco di venezia, Luigi Brugnaro oltre al prefetto Darco Pellos e al questore Gaetano Bonaccorso. Le parole del sindaco hanno concluso la cerimonia: “Una famiglia come la vostra è da prendere come esempio, davanti alle tragedie ci sono due strade: quella di lottare tra persone e idee diverse o quella di unirsi ancora di più. Il rispetto tra persone è fondamentale. E noi, come voi, scegliamo la seconda. Unire le persone è il nostro obiettivo, Mestre è una città che pulsa e che si attiva non solo per stringersi alle condoglianze di chi ha subito dei lutti tragici ma anche per reagire. Noi rappresentiamo la collettività e io come sindaco sto rappresentando la mia città e i miei cittadini. A loro voglio dire che noi ci siamo e non ci siamo voltati dall'altra parte. Stiamo cercando di fare quello che è nelle nostre possibilità: come amministrazione abbiamo fatto una delibera per chi subisce danni al lavoro e che denuncia.Stiamo presidiando le nostre strade, non solo quelle di Marghera e di via Piave. Denunciare è fondamentale per tutti Questa amministrazione continuerà a ringraziare associazioni come le vostre, ringrazia le forze dell'ordine e ringrazia tutti i cittadini che denunciano e che collaborano. Saremo sempre a disposizione per tutti, io penso che il rispetto e la non indifferenza sia la base per ricostruire il futuro e potrebbe diventare un modello italiano”.
Presenti alla cerimonia l’assessore al commercio Sebastiano Costalonga, l'assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce, il presidente della Municipalità di Mestre-Carpenedo Raaffaele Pasqualetto e il presidente della Municipalità di Chirignago Zelarino Francesco Tagliapietra oltre diversi esponenti consiglio comunale e delle municipalità, ad autorità militari, rappresentanti delle associazioni e della società civile.