"Antichi mestieri: la sartoria. Passione, tradizione e trasmissione del sapere” è il titolo dell'evento ospitato questa sera al T Fondaco dei Tedeschi per celebrare i 60 anni di attività del sarto veneziano Franco Puppato. Un'occasione per ripercorrere la storia della moda veneziana.

Ad aprire l'evento il messaggio del sindaco Luigi Brugnaro che ha ricordato come "Venezia raccolga la maestria di tantissimi artigiani, che attraverso le loro mani e le loro creazioni, danno lustro all'Italia e al Made in Italy nel mondo. Questo appuntamento ha l'obiettivo di cercare di unire la nostra tradizione ineguagliabile con la contemporaneità, a testimonianza di come Venezia sia davvero la più antica città del futuro. Un impegno che come Amministrazione abbiamo concretizzato lo scorso settembre con la prima edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano, che si è svolto all'Arsenale, poichè quando c'è da difendere ed esaltare l'eccellente lavoro dei nostri artigiani, la nostra Città è e sarà sempre in prima linea".

All'appuntamento è intervenuto l’assessore al Turismo Simone Venturini: “E' doveroso da parte dell'Amministrazione comunale tributare un omaggio al grande sarto veneziano Franco Puppato che ha portato la sua arte nel mondo, diventando un ambasciatore del Made in Venice".

La serata è proseguita con una conversazione con gli amici del mondo della moda e dell’editoria incontrati dal sarto nel corso della sua carriera: Jacopo Nani Mocenigo Bentivoglio d’Aragona, Franz Botré, Tommaso Trespidi, Felice Piacenza e Chiara Modica Donà Dalle Rose, che ha moderato il dibattito. "Sono innamorato di Venezia e della mia professione che svolgo ancora come se fossi all'inizio della mia carriera" ha detto Puppato.