Anche quest’anno l’anniversario della Liberazione è stato celebrato oggi con numerosi eventi, promossi dal Comune di Venezia, in collaborazione con Anpi, l'Anppia, Fiap-G.L., Assoarma, Comunità ebraica di Venezia e Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea, in tutto il territorio comunale.
La giornata si è aperta questa mattina, in piazza san Marco, col tradizionale alzabandiera, a cui ha preso parte il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, accompagnato dalle autorità civili e militari della Città, e dai rappresentanti, con i loro labari, delle associazioni d’arma e combattentistiche.
Nonostante il maltempo molto partecipato, come da tradizione, è stato poi il “Percorso della Memoria”, a cui ha preso parte, in rappresentanza della Città, l’assessore comunale Massimiliano De Martin. Sono stati attraversati luoghi molto significativi della Resistenza veneziana: da Campo santi Apostoli a campo santa Sofia, da Campo san Leonardo sino a quello del Ghetto nuovo, dove l'evento si è concluso alla presenza, e con gli interventi, del sindaco Brugnaro del presidente dell’Anpi di Venezia, Enrica Berti, e di quello della Comunità ebraica, Dario Calimani.
“Essere qui oggi, così come ho sempre fatto fin dal primo anno della mia elezione – ha sottolineato nel suo discorso il sindaco – è la testimonianza concreta di quanto consideri questo momento tra i più solenni e significativi per ribadire la mia ferma condanna a ciò che la tragedia del nazi-fascismo rappresentò per il nostro Paese, e per ribadire con forza, assieme a voi, i valori scritti in modo indelebile nella nostra Carta Costituzionale, e soprattutto difendere quel bene supremo e che mai più deve essere limitato che è la libertà.
Condanniamo, oggi e sempre, lo scempio del nazifascismo, ed e’ giusto continuare a ricordare, perché quella tragedia non debba accadere mai più. Facciamolo, ma contestualmente consegniamo veramente alla storia quelle pagine nefaste. Promuoviamo gli ideali democratici e di libertà che i nostri nonni e i nostri genitori hanno conquistato con la loro stessa vita e ci hanno lasciato in eredità. Portiamo avanti uniti questo progetto perché, le giovani generazioni non le convinciamo solo paventando il pericolo di un ritorno al passato, ma anche se dimostriamo con i fatti, con il rispetto delle regole e con il bene, che il male non può e non deve tornare.”
In Terraferma il momento più significativo si è tenuto questa mattina, a Mestre, dapprima davanti al Municipio, con l'omaggio e la deposizione di una corona d'alloro alla lapide dei Caduti (presente il presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo, Raffaele Pasqualetto), e poi in piazza Ferretto, con la solenne cerimonia dell'alzabandiera, a cui ha preso parte, con le autorità civili e militari della città e i rappresentanti delle associazioni d'arma e combattentistiche, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, l'assessore Simone Venturini.
“Oggi è la festa – ha sottolineato Venturini nel suo intervento di saluto – di un intero Paese, di tutte le città italiane: per ricordare un momento importante della nostra storia. Un momento in cui la ‘miglior gioventù’, le forze migliori del Paese hanno combattuto per la libertà e per quei valori di uguaglianza, giustizia sociale e democrazia che ancora oggi ci devono unire, e sono ben rappresentati dalla nostra Costituzione.”
Vedi foto alzabandiera piazza san Marco
Vedi foto Percorso della Memoria
Vedi foto alzabandiera piazza Ferretto