“Il mondo cambia se si ha coraggio”. E’ questo il messaggio lanciato dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, intervenendo al convegno online promosso questa mattina da Uiltec sul tema “Sostenibilità, Resilienza, Responsabilità. Il futuro passa da Porto Marghera” a cui hanno preso parte tra gli altri Elena Donazzan, assessore regionale al Lavoro, Roberto Toigo, segretario regionale Uil Veneto, Vincenzo Marinese, presidente Confindustria Venezia, area metropolitana Venezia e Rovigo, Andrea Razzini, direttore Veritas S.P.A., Michele Viglianisi, responsabile bioraffinerie ed economia circolare di Eni Raffinazione e Marketing e Paolo Pirani, segretario generale Uiltec.
Una mattinata di confronto dedicata ad approfondire sotto vari punti di vista il tema della transizione ecologica ed energetica del sito industriale di Porto Marghera e della sostenibilità ambientale, una sfida complessa – è stato sottolineato - che coniuga aspetti sociali, economici, ambientali, occupazionali e di valorizzazione professionale.
Dopo l’analisi di Giampietro Gregnanin e di Maurizio Don, rispettivamente segretario generale e membro della segretaria Uiltec Veneto, e dopo un focus sui dati di Porto Marghera realizzato da Luca Romano, direttore dell’ente di ricerca Local Area Network, che ha ripercorso la storia del sito industriale dal 1917 ad oggi, il sindaco Brugnaro ha dichiarato: “Dobbiamo insistere fortemente sugli aspetti tecnologici e guardare al futuro, rappresentato anche dall’idrogeno, un elemento che può essere prodotto a partire da un’ampia gamma di fonti energetiche, anche rinnovabili, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili”. Nel ricordare come la città sarà a breve dotata del primo distributore fisso urbano di idrogeno in Italia, che sorgerà in via Orlanda, a Mestre, il primo cittadino ha sottolineato come le auto che utilizzano questa tecnologia in Giappone siano già realtà. “Quello che dobbiamo immaginare – ha aggiunto – è un grande progetto industriale del futuro, in cui insieme all’idrogeno troverà spazio l’energia nucleare pulita”.
Al centro del dibattito anche i temi contingenti relativi all’utilizzo del Recovery Fund e all’annuncio dell’Eni di chiudere il cracking di Porto Marghera, a proposito del quale il sindaco ha voluto esprimere rassicurazione sia sulla conservazione del polo industriale sia sulla tenuta del tessuto sociale “questioni - ha rimarcato – su cui ho chiesto ampie garanzie all’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi. L’etilene non lo produrremo più a Porto Marghera, ma verrà trasportato con le navi per raggiungere i vari stabilimenti”.
Il sindaco ha voluto evidenziare anche gli altri traguardi raggiunti dalla città di Venezia in tema di salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema. “Siamo la città che ha ottenuto i risultati migliori nella raccolta differenziata in Italia e solo il residuo non riciclabile, la massa compattata del CSS, andrà smaltita nei termovalorizzatori, le migliori tecnologie disponibili con la massima sostenibilità. Anche perché l’alternativa sarebbe la discarica, che negli anni, a causa del percolato, provoca danni alle falde acquifere, o il pagamento di qualcun altro che si occupi dello smaltimento con un conseguente rincaro delle bollette”.
“Porto Marghera si sta ristrutturando – ha proseguito Brugnaro – come ha fatto nel 2014 in occasione dell’avvio della prima bioraffineria al mondo con la produzione di bio-diesel dalla trasformazione degli oli fritti, che insieme alle micro plastiche sono i peggiori inquinanti degli oceani”.
In sindaco ha ricordato infine l’appuntamento del prossimo Salone nautico di Venezia, in programma dal 29 maggio al 6 giugno, durante il quale verranno illustrate le più innovative tecnologie in materia di mobilità sostenibile: “Dobbiamo lavorare insieme per rendere sempre più attrattivo il nostro territorio, snellendo la burocrazia e lasciando spazio al progresso”.