Inaugurata oggi la nuova residenza universitaria dell’Univeristà Ca’ Foscari “Santa Marta”

Condividi
Immagini del Campus
 

Inaugurata oggi la nuova residenza universitaria dell’Univeristà Ca’ Foscari “Santa Marta”

09/12/2019

E’ stato inaugurato oggi ufficialmente il nuovo studentato dell’Università Ca’ Foscari Venezia: con i suoi 650 posti a canone calmierato, la “Residenza Santa Marta”, situata nell’omonima zona nel sestiere di Dorsoduro, va così a raddoppiare l’offerta per gli studenti residenti in città.

Il taglio del nastro è stato preceduto da un incontro pubblico organizzato al Teatro Santa Marta per la presentazione del progetto, a cui sono intervenuti il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il presidente dell’Autorità portuale di Venezia, Pino Musolino, e il rettore Michele Bugliesi, nonché rappresentanti degli enti investitori: Alberto Scuttari, componente della Commissione ministeriale 338/2000, Pasquale Tridico, presidente Inps, Marco Sangiorgio, direttore generale di Cdp Investimenti Sgr, Giovanni Maria Benucci, amministratore delegato di Fabrica Immobiliare Sgr, Alberto Albertini, direttore del progetto, Carlo Zii, presidente di Cmb, e Alberto Riva, amministratore delegato di Jacobs Italia, moderati da Maurizio Carvelli, Ceo e fondatore di Camplus.

Il sindaco ha esordito ringraziando l’Università Ca’ Foscari Venezia e gli enti finanziatori, sottolineando in particolare la forte presenza dello Stato in questo progetto. “I soldi investiti sui giovani, sul futuro, sulla ricerca sono ben spesi – ha dichiarato – ma è anche vero che è più facile costruire che poi gestire le cose, darvi un contenuto, e questa ora è la sfida di Camplus. Gli studenti che provengono dal resto della regione, dall’Italia, dall’Europa e dal mondo sono i benvenuti a Venezia: è bello che ricevano un imprinting veneziano nei loro anni di formazione. A loro però voglio dire che ci sono delle regole da rispettare, perché la vita universitaria deve saper convivere con i ritmi e le peculiarità della città”. Il primo cittadino ha così ricordato la campagna del Comune #EnjoyRespectVenezia, che ha definito un “Messaggio educativo che vale per tutti: è un comportamento che va tenuto dentro e fuori dai confini del campus”.

“Lo sviluppo universitario con il suo campus  – ha proseguito Brugnaro - è un’esperienza che ci accomuna alle grandi città internazionali: a Berlino o a Boston l’università vale un terzo dell’economia cittadina, gli atenei fanno parte integrante del tessuto urbano. E’ il motivo per cui anche qui a Venezia dobbiamo dare più servizi e qualità di insegnamento e ricerca, per riuscire ad attrarre talenti. Non solo, il sistema universitario veneziano deve riuscire ad attrarre anche professori di fama, affinché faccia la differenza venire a studiare e insegnare qui: in questo modo si dà una prospettiva incredibile alla città. Ma servono anche investimenti che creino posti di lavoro, e su questo bisogna lavorare come città metropolitana. Nelle grandi città del mondo ci sono infatti diversi istituti universitari, c’è una concorrenza positiva. Penso ad esempio Berlino, a livello europeo: sarebbe ideale esportare quel modello anche qui”.

Sono tre gli edifici che compongono lo studentato: il “Parallelepipedo”, con 59 stanze doppie e 18 singole (per un totale di 136 posti), il “Cubo”, con 67 doppie e 152 singole (286 posti letto) e l’ “Edificio Sud” da 112 doppie e 4 singole (228 posti letto). Agli alloggi si aggiungono spazi comuni adibiti alla didattica e al tempo libero e una superficie verde pubblica di 1800 metri quadri, attorno alla quale ruota l’intero assetto costruttivo. Questa, grazie ad un accordo stipulato con il Comune di Venezia, mette in comunicazione il campus con l'area residenziale che lo circonda, con un nuovo passaggio diretto tra la Marittima di San Basilio e Santa Marta, attraverso un sistema di cancelli mobili, che verranno chiusi durante notte, per garantire privacy e sicurezza.

 

Unisciti al canale Telegram del Comune di Venezia

Top