Con sentenza pubblicata il 5 luglio 2018 il TAR del Veneto ha respinto il ricorso presentato da Opera Laboratori Fiorentini SpA contro il provvedimento di esclusione per anomalia dell’offerta predisposto dalla Fondazione Musei Civici di Venezia nell’ambito della gara europea indetta per l’affidamento in appalto dei servizi museali integrati nelle sedi dei Musei Civici di Venezia (Sorveglianza, accoglienza e ricezione del pubblico, biglietteria, biblioteche, vigilanza armata).
La sentenza segna un passo nel percorso di cambiamento avviato dalla Fondazione e dall'Amministrazione comunale nella gestione del circuito museale civico in una logica di miglioramento della qualità del servizio al pubblico e di tutela del patrimonio storico artistico. La gara, indetta per un periodo di due anni prorogabili di un anno, ha infatti l'obiettivo di valorizzare le peculiarità del sistema museale cittadino, attraverso il miglioramento e l'ottimizzazione della gestione delle sedi, la migliore fruizione delle collezioni permanenti e delle diverse attività culturali, artistiche e scientifiche in esse prodotte e ospitate.
Gli 11 Musei civici, cui si aggiungono le esposizioni in terraferma a Forte Marghera e al Candiani, già oggi con la Fondazione rappresentano un sistema di eccellenza nazionale quanto ad autofinanziamento, equilibrio di bilancio e qualità dei prodotti culturali e scientifici; con questi passaggi si caratterizzano anche per l'accuratezza delle procedure applicate.
“La sentenza - dichiara con soddisfazione il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro - dimostra come l’Amministrazione comunale e la Fondazione hanno operato ed operano applicando correttamente la normativa e le procedure di verifica previste”.
Sulla stessa linea la presidente della Fondazione, Mariacristina Gribaudi che sottolinea “la doverosa scrupolosità delle istruttorie sempre condotte dagli uffici della Fondazione”, “finalizzata al corretto svolgimento delle gare e alla salvaguardia di coloro che operano nelle sedi museali”.