Nell’Eden delle sculture nell’Isola di San Servolo un'opera di Arnaldo Pomodoro. L'inaugurazione alla presenza del sindaco Brugnaro

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scultura
 

Nell’Eden delle sculture nell’Isola di San Servolo un'opera di Arnaldo Pomodoro. L'inaugurazione alla presenza del sindaco Brugnaro

02/05/2018

E' stata inaugurata questo pomeriggio all'Isola di San Servolo, alla presenza del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, l'opera di Arnaldo Pomodoro ‘Il Disco in forma di Rosa del deserto'. Visibile dai natanti diretti al Lido, la scultura del diametro di oltre tre metri, in fiberglass è l'unica opera monumentale in Laguna del noto artista, considerato uno dei più importanti scultori contemporanei italiani.

Realizzata nel 1993 l’opera, rotante e in espansione,  è stata concessa in comodato d’uso dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano che ha intrapreso e continua a promuovere un’azione di prestito con enti e istituzioni pubbliche e private, nell’ottica di rendere maggiormente fruibili al pubblico le opere del Maestro e della propria collezione.

All'appuntamento hanno partecipato insieme a numerose autorità cittadine, l’Ambasciatore Umberto Vattani, presidente della VIU, Venice International University, Andrea Berro, Presidente della San Servolo Servizi e il questore di Venezia Vito Gagliardi.

“Quest'isola è diventata l'Eden delle sculture – ha sottolineato l'ambasciatore Vattani. Sono esposte opere di Pietro Consagra, Sandro Chia, Oliviero Rainaldi, la fantasmagorica video-installazione di Fabrizio Plessi, i Panda del cinese Han Meilin. Vorremmo fare in modo che diventasse un punto di riferimento per l'arte veneziana”. Il principale obiettivo della San Servolo Servizi -  ha aggiunto Berro -  è far accrescere sempre più le potenzialità di questo bellissimo posto attraverso la sua gestione,  conservazione e  valorizzazione".

La scultura di Pomodoro ricostruisce plasticamente, in maniera quasi mimetica, il processo naturale di cristallizzazione. Osservato di profilo - ha scritto il critico Sanesi - il disco rivela la tensione e lo stiramento tra le due facce, portando alla vista la nervatura interna e il cuore pulsante della materia.

"L'arte contemporanea è ricerca e sperimentazione, ha spiegato il sindaco Luigi Brugnaro. Il nostro auspicio è che questo posto, che è di proprietà della città metropolitana, possa tornare ad essere un luogo di eccellenza. Saremo molto onorati di poter ricevere in dono quest'opera che ora è stata data in concessione, così come l'installazione 'Support' di Lorenzo Quinn. San Servolo diventa un museo a cielo aperto come quello che stiamo tentando di fare a Forte Marghera o a Forte Zelarino. L'obiettivo è di creare un percorso dell'arte che coinvolga l'intera città metropolitana. L'arte e la bellezza acquisiscono valore con la sicurezza e il decoro. Venezia ha la capacità di tutelare le proprie opere d'arte. Tutti dovrebbero contribuire a contrastare vandalismi e incurie perché l'intera città è un'opera d'arte. Qualsiasi persona venga a Venezia con questo spirito è cittadino veneziano a pieno titolo".

Per quanto riguarda la VIU il sindaco ha infine lanciato un appello perché università di tutto il mondo possano avere proprie sedi a Venezia, Marghera e Mestre in modo da attrarre giovani che possano vivere e lavorare in città.

“Quest'isola deve molto al sindaco di Venezia – ha sottolineato Vattani - perché da quando ha assunto questo incarico ha rappresentato ai rettori la necessità di far venire più ricercatori, studenti e professori: una promozione del turismo culturale che è molto importante”.

Venezia, 2 maggio 2018

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