Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha presenziato questo pomeriggio, a Ca’ Vendramin Calergi, alla presentazione dell'ultimo libro del direttore del Tg2 della Rai, Gennaro Sangiuliano, dal titolo “Reagan-il presidente che cambiò la politica americana”. L'incontro, moderato dal direttore del Gazzettino, Roberto Papetti, è stata l'occasione per analizzare “l'uomo” Reagan, a quarant’anni dall’insediamento del presidente alla Casa Bianca nel gennaio del 1981, al posto dell’uscente Jimmy Carter.
“Penso che per capire la politica e la storia se ne debbano conoscere i protagonisti – ha spiegato l’autore. La scelta di Reagan è legata anche al doppio anniversario di quest’anno. E poi è una storia che incarna il sogno americano del self made man".
“Se oggi gli anni Ottanta del Novecento sono ricordati come una stagione felice di benessere e di prosperità economica – si legge in una nota di presentazione del volume - lo si deve proprio a quella spinta di ottimismo, di pragmatismo e di modernizzazione che Reagan seppe imprimere agli Stati Uniti e di conseguenza a tutte le nazioni industrializzate dell’Occidente”. Artefice, sul piano ideologico e culturale, della «rivoluzione conservatrice» e antistatalista che caratterizzò gli ultimi decenni del secolo breve, Reagan è anche il presidente degli Stati Uniti che ha sconfitto il comunismo sovietico – e vinto la Guerra fredda – «senza sparare un colpo», come dirà Margaret Thatcher. Guadagnandosi per sempre un posto nella Storia”.
"Voglio ringraziare Gennaro per aver scelto Venezia per la presentazione del suo libro", ha detto il sindaco portando i suoi saluti in apertura della conferenza. "La figura di Raegan è legata ad un periodo denso di significato per la storia del mondo. Parliamo di un uomo che ha saputo fornire una visione, che ha partecipato in prima linea a passaggi difficili per accompagnare il mondo verso la contemporaneità, dagli anni della Guerra Fredda. Una figura - ha ribadito - che forse non è ancora pienamente studiata nei programmi scolastici e che invece andrebbe approfondita per dare, a partire dai giovani, quegli strumenti che permettano loro di guardare al futuro come ad un posto in cui mettersi in gioco, fidarsi e cogliere delle opportunità. Con noi, adulti di oggi, che dobbiamo essere in grado di offrirne".