“Sono qui per lanciare una proposta: facciamo realmente squadra, istituzioni a tutti i livelli, associazioni di categoria e sindacali su Porto Marghera, su Murano, in Comune e nelle aziende partecipate”. Questo il messaggio lanciato oggi dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, al convegno organizzato dalla Cisl Venezia all'Auditorium della Banchina dell'Azoto sul tema “Un patto per lo sviluppo di Porto Marghera”, a cui sono intervenuti, tra gli altri, il segretario generale Ust Cisl Venezia, Paolo Bizzotto, l'assessore regionale Roberto Marcato, e, in collegamento da Roma, il sottosegretario al Ministero dell'Economia, Pier Paolo Baretta.
“Tra le mie priorità c'è infatti sempre stato il rilancio del lavoro – ha continuato il sindaco – non solo a Porto Marghera, ma in generale su tutto il territorio comunale, per riuscire a ridurre il peso del turismo sul centro storico e dare nuove e concrete opportunità ai giovani. Il punto non è cosa chiudiamo, ma cosa riusciamo a riaprire. Il mantenimento delle navi da crociera alla Marittima e il porto onshore e offshore vanno in questa direzione.
Essenziale, per il primo cittadino, fare squadra, lavorare trasversalmente e a tutti i livelli - locale, regionale e nazionale – per il rilancio delle attività produttive di quello che tutti i relatori del convegno hanno definito un polo cruciale non solo per il Veneto o per l'Italia, ma per l'Europa. “Ho chiesto al presidente del Consiglio Matteo Renzi di firmare un Patto per Venezia – ha detto Brugnaro - ci stiamo lavorando da tempo. Gli ho chiesto che metta Venezia, come altre città d'Italia, in grado di camminare, perché quando si muove ha una ricaduta non solo locale.” E questo sia per le infrastrutture e il know how di cui dispone, ma anche per il suo “brand”, che va sfruttato appieno per attrarre investitori. Venezia, infatti, è per il sindaco luogo ideale per l'attrazione di talenti.
La proposta è però a tutto campo, generalizzata, perché per attrarre investitori serve dare certezza di tempi e costi. Ecco allora che l'azione deve riguardare anche il funzionamento della macchina comunale e delle aziende partecipate, che vanno fatte funzionare premiando la meritocrazia e puntando sull'efficienza. “Invito tutti i sindacati a sedersi attorno ad un tavolo – ha proposto il sindaco - per discutere di meritocrazia per il salario accessorio dei dipendenti”.