“Attorno a Klimt. Giuditta, eroismo e seduzione”: venerdì la conferenza “Klimt e i Klimtiani a Venezia”

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“Attorno a Klimt. Giuditta, eroismo e seduzione”
 

“Attorno a Klimt. Giuditta, eroismo e seduzione”: venerdì la conferenza “Klimt e i Klimtiani a Venezia”

25/01/2017

A poco più di un mese dall’apertura, la mostra “Attorno a Klimt. Giuditta, eroismo e seduzione” al Centro culturale Candiani di Mestre, sta riscuotendo uno straordinario successo di critica e pubblico. Oltre 6 mila visitatori, molti dei quali studenti, un pubblico eterogeneo proveniente anche da altre città e una costante ‘attenzione’ riservatale da media e social, attestano l’esposizione mestrina come uno degli appuntamenti culturali più importanti della stagione. La mostra, che fa parte di un più ampio progetto fortemente voluto dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, intende proporre un programma di alto valore culturale grazie anche allo straordinario patrimonio dei Musei civici.

La rassegna entra ora nel vivo con una serie di incontri di approfondimento proposti tra gennaio e marzo, dedicati ad alcuni particolari temi: il primo appuntamento è dopodomani, venerdì 27 gennaio alle ore 18, direttamente in mostra (per l'occasione a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili), con Vittorio Pajusco dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che parlerà di “Klimt e i Klimtiani a Venezia”. Partendo dalle due grandi mostre in cui Gustav Klimt è presente in Italia tra il 1910 e il 1911, l’incontro indagherà la determinante influenza che l’artista viennese esercitò nei confronti di molti artisti italiani. In particolare, si sottolineerà come a Venezia i giovani pittori e scultori che si incontravano nelle mostre periodiche dell'Opera Bevilacqua La Masa, furono sensibili allo stile legato al mondo tedesco delle Secessioni, in cui Klimt ebbe un ruolo fondamentale.

Seguiranno altri due appuntamenti, sempre alle ore 18: mercoledì 22 febbraio con Gabriella Belli su “Apollineo e dionisiaco nella pittura allegorica di Gustav Klimt” e venerdì 3 marzo con Flavio Caroli dal titolo “Il museo dei capricci”.

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