E' stato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro a consegnare nelle mani di Giulio Pedrollo, amministratore delegato dell'omonimo Gruppo industriale con sede in provincia di Verona, il premio Leonardo da Vinci 2022, giunto alla sua XI edizione e promosso dall'associazione Les Hénokiens che riunisce oltre 50 imprese familiari bicentenarie in tutto il mondo.
Lo scopo del riconoscimento è quello di incentivare "l'imprenditoria familiare come modello di crescita dinamica, virtuosa e sostenibile". Fondato nel 1974, il Gruppo Pedrollo opera nei settori della movimentazione dell'acqua, della trasformazione dell'energia e della tecnologia applicata. Ed è stato proprio il tema dell'acqua il filo conduttore che ha accompagnato gli interventi della cerimonia di premiazione, che si è svolta all'Hotel Monaco & Grand Canal di Venezia.
"L’acqua è il vero oro del futuro. In questa sala oggi c’è lo spirito della ricerca, del cambiamento, un costante percorso di miglioramento e progresso. Una strada che a Venezia abbiamo intrapreso con i fatti, tra cui la recente apertura del primo distributore fisso ad idrogeno" ha detto il primo cittadino nel corso del suo intervento. "La ricerca è il futuro del mondo, solo con la passione, l'umiltà e l'intuizione si riesce a costruire qualcosa di grande".
La cerimonia si aperta con l'intervento di Alberto Marenghi, presidente dell'associazione che riunisce aziende storiche e familiari internazionali, a cui è seguito un video messaggio del presidente di Confindustria Carlo Bonomi. A Leonardo da Vinci, che dà il nome al premio, è attributa la frase "l'acqua è il motore di tutta la natura" ricordata nel corso della cerimonia anche da Francois Saint Bris, presidente del Castello del Clos Lucé, ultima dimora dello scienziato e artista rinascimentale italiano, che insieme all'associazione Les Hénokiens ha dato vita al premio.
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