22-25 maggio, XV edizione del Festival dei Matti

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Grafica: titolo e sottotitolo dell'evento; elenco di nomi e cognomi
 

22-25 maggio, XV edizione del Festival dei Matti

16/05/2025

Il Festival dei Matti dei matti giunge alla sua XV edizione, intitolata “Conflitti distratti – Là dove non stiamo”. L’iniziativa, che rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa”, è in programma dal 22 al 25 maggio in tre diversi luoghi della città, M9-Museo del ‘900, Accademia di Belle Arti, Teatrino di Palazzo Grassi. Qui si susseguiranno conferenze, presentazioni, spettacoli e laboratori, tenuti dai numerosi ospiti del festival. 

Il Festival dei Matti è ideato e curato da Anna Poma e prodotto dall’Associazione Festival dei Matti.  Nasce con l’idea di riportare nel dibattito pubblico, e fuori dal circuito degli addetti ai lavori, il tema del rapporto tra normalità e follia, tra salute e sofferenza mentale. L’associazione Festival dei Matti sviluppa il raggio d’azione del lavoro svolto finora dal Festival, per divenire un laboratorio culturale qualificato e permanente teso a favorire la rimozione delle barriere istituzionali, ideologiche, emotive che minano i legami sociali, impoveriscono le opportunità, senza fornire alternative all’omologazione o all’esclusione.  

Quest’anno il Festival prova a capire da dove nascono i conflitti. Nascono davvero? Cosa ne faccia­mo? Quale senso racchiudono e come ne siamo implicati? Conflitto, solo per una riduzione semantica sommaria, sta per urto, scontro, guerra, distruzione e la sua abolizione per armonia, pace, vita. C’è un senso più remoto e radicale della parola, qual­cosa che ha a che fare con le contraddizioni che ci costituiscono, con le diversità, con i corpi, con la complessità dell’esistenza. Con l’altra faccia della luna. Distrarre i conflitti, non attraversarli, spingerli nelle periferie delle nostre narrazioni collettive come vorrebbero l’azione politica, terapeutica e pedagogica, ci con­danna ad esserne sempre e comunque sequestrati, in un gor­go di violenza senza fine. Ci chiederemo allora come sottrarci a tali spinte, quali resistenze e diserzioni occorrano per smontare questa normalità asfittica e feroce, per rianimare le inquietudini sedate, per tornare ad abitare i conflitti distratti. 

In allegato il programma completo.

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