
E' stato inaugurato, questa mattina negli spazi istituzionali del Comune di Venezia, il nuovo allestimento di Villa Querini a Mestre, composto da una selezione di opere della Collezione Bevilacqua La Masa.
Il progetto, un'azione con una visione a lungo termine, è volto ad aiutare e promuovere l'arte e gli artisti contemporanei, con l'obiettivo di trasformare gli ambienti di lavoro pubblici in luoghi di cultura, dialogo e condivisione. Le opere saranno collocate al primo e al secondo piano di Villa Querini: un'iniziativa che intende rendere quotidiana la presenza dell'arte, stimolando uno sguardo nuovo e consapevole da parte di chi frequenta gli spazi istituzionali.
Alla presentazione sono intervenuti, in rappresentanza dell'Amministrazione, la consigliera delegata a "Città di Venezia, cultura: attività teatrali e cinema", Giorgia Pea, e il direttore della Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa, Michele Casarin, insieme a Roberto Zamberlan e Marina Bastianello, entrambi consiglieri di amministrazione della Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa.
"Il nostro obiettivo - ha dichiarato la consigliera delegata Pea - è stato quello di arricchire gli spazi di Villa Querini con questi contenuti artistici di grande pregio. Vogliamo condividere e divulgare l'esistenza di queste iniziative, come di molte altre, con l'intento di restituire alla cittadinanza nuovi contenuti in sinergia con i diversi soggetti impegnati alla loro realizzazione e alla promozione. Attraverso questa iniziativa vogliamo che la cultura sia accessibile, trasversale e libera per rendere i beni e i servizi culturali fruibili da tutti".
Dello stesso tono anche l'intervento del direttore Casarin che ha sottolineato come negli ultimi 10 anni il CdA della Fondazione abbia voluto valorizzare la collezione. "Villa Querini è un luogo straordinario per ospitare queste opere - ha commentato - che rappresentano un gioiello che abbiamo voluto esporre nel cuore di Mestre per radicare la cultura nel centro urbano della città, integrandola nella vita cittadina".
L’esposizione raccoglie lavori provenienti dal fondo dei premi-acquisto delle Collettive dei Giovani Artisti, il nucleo più consistente e rappresentativo della Collezione Bevilacqua La Masa. Questo fondo ha origine con la prima Collettiva del 1908, appuntamento che da oltre un secolo costituisce una piattaforma fondamentale per i giovani artisti del territorio veneziano e veneto, favorendone l’affermazione e la visibilità.
"Esporre queste opere a Villa Querini - ha aggiunto Casarin - significa riconoscere il valore storico e sociale di un patrimonio costruito anno dopo anno grazie al costante impegno del Comune di Venezia e della Fondazione Bevilacqua La Masa nel promuovere l’arte emergente. È anche un modo per restituire al pubblico e alla comunità parte di una raccolta che non appartiene soltanto agli addetti ai lavori, ma all’intera cittadinanza".
"Negli anni abbiamo cercato di recuperare opere che sembravano perse - hanno commentato Zamberlan e Bastianello - per poter avere una collezione perfettamente catalogata. Il nostro intento è trovare una destinazione per esporre parte delle nostre opere ai cittadini. Abbiamo oltre un migliaio di opere di proprietà della Fondazione che, nonostante la loro esistenza e il loro potenziale valore, non ricevono visibilità e sono ignorate dal pubblico e dagli specialisti, finendo per cadere così nell'oblio. A tal proposito, questa bellissima iniziativa rappresenta una forma di arte pubblica integrata nel tessuto urbano e sociale della città".
La Collezione Bevilacqua La Masa
La Collezione Bevilacqua La Masa comprende opere di pittura, scultura, grafica, fotografia e nuove ricerche visive. È peculiare perché non si è formata attraverso lasciti o grandi acquisizioni museali, ma grazie alla promozione diretta dei giovani artisti, sostenuti con premi e borse di studio fin dagli inizi del Novecento. Un patrimonio che, generazione dopo generazione, restituisce i cambiamenti del linguaggio artistico e della società, documentando la vitalità e la continuità della creatività contemporanea. La Collezione Bevilacqua La Masa continua ad arricchirsi anche grazie a progetti recenti. Tra questi, Time after Time, vincitore per il terzo anno consecutivo del Bando PAC – Piano per l’Arte Contemporanea del Ministero della Cultura, che ha destinato un importante finanziamento all’Istituzione per implementarne la collezione.
La Fondazione Bevilacqua La Masa
Fondata nel 1898 dal lascito testamentario di Felicita Bevilacqua La Masa, la Fondazione è un’istituzione pubblica del Comune di Venezia pensata per offrire spazi e opportunità ai giovani artisti.
Attraverso le Collettive dei Giovani Artisti e un intenso calendario di mostre ed eventi, la Fondazione è diventata un punto di riferimento imprescindibile per la scena contemporanea locale e nazionale. Tra i suoi strumenti più importanti, il programma di studi d’artista, uno dei più antichi in Europa, che offre a generazioni di giovani creativi l’opportunità di crescere e confrontarsi. La sua attività, che comprende pittura, scultura, fotografia, grafica, design e arti applicate, ne fa un luogo di eccellenza per il territorio, ma anche un osservatorio privilegiato sulle esperienze più innovative del panorama internazionale.
Le opere esposte
Villa Querini, opere al primo piano
- Giorgia Agnese Cereda (Bergamo, 1992) – Archive of Personal Desire I: Nativity, radiograph su carta, 2018
- Laura Omacini (Venezia, 1991) – Incubo, olio su tela, 2019
- Fabio Ranzolin (Vicenza, 1993) – Gira, corazòn; gira, corazón, incisione – maniera nera, 1980
- Mauro Sambo (Venezia, 1954) – America? America! Sequenza n.2, maniera nera, 1980
- Verena Fanny Trausch (Norimberga, 1978) – Eurocity Vienna Praga, acrilico su tavola, 2001
- Jacopo Valentini (Modena, 1990) – Visuality Duality, stampa a getto d’inchiostro, 2017
Villa Querini, opere al secondo piano
- Giorgia Contin (Padova, 2000) – Megaptera, acrilico e collage su tela, 2023
- Greta Ferretti (Roma, 1996) – Altari invisibili, acquerello su carta, 2021
- Giada Pianon (Treviso, 1992) – Dettagli, grafite su carta, 2017
- Giovanni Sambo (Venezia, 1995) e Daniele Sambo (Venezia, 1983) – Stanza di Paolo, Stanza degli Ospiti, stampa a getto d’inchiostro, 2022
- Ilaria Simeoni (Montebelluna, 1995) – Al mutare delle ombre, olio su tavola, 2019
- Alberto Sinigaglia (Arzignano, 1984) – Map to Infinity, stampa fotografica Fine Art, 2013
- Alberto Sinigaglia (Arzignano, 1984) – Reality Show, C-Print, 2013