Sicurezza urbana consapevole e partecipata: per garantire legalità e solidarietà

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Sicurezza urbana consapevole e partecipata: per garantire legalità e solidarietà

02/08/2016

Un coordinamento tra Amministrazione, Forze dell'ordine e cittadini, che, in forma propositiva e gratuita, prestano attenzione ai propri vicini, creando una rete di solidarietà e partecipazione. È questo il senso del progetto “Sicurezza urbana consapevole e partecipata - Controllo di vicinato”, già attivo nel territorio comunale, grazie all'impegno di oltre 860 volontari, che il Comune intende ora rafforzare. L'iniziativa è stata presentata questa mattina a Ca' Farsetti dal Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, dal nuovo consigliere delegato alla Sicurezza partecipata, Enrico Gavagnin, dal comandante della Polizia municipale, Marco Agostini e dalla coordinatrice regionale del controllo di vicinato Antonella Chiavallin.

Come ha spiegato il sindaco Brugnaro si tratta di un “nuovo modo di intendere la città, grazie all'aiuto di 'persone non distratte', per recuperare un'idea di comunità, che attualmente ha raggiunto livelli di individualismo molto alti”. “Insieme alla preoccupazione per il lavoro, che non c'è – ha continuato il sindaco - , il tema della legalità è uno dei più sentiti dalla cittadinanza. Il nostro obiettivo è dare sicurezza e benessere alle persone puntando sulla solidarietà”. Ringraziando tutti i volontari che si stanno attivamente impegnando nel progetto, mettendo a disposizione parte del loro tempo durante la vita di tutti i giorni, il sindaco ha poi lanciato un appello ai cittadini che protestano, denunciando degrado e disservizi, affinché collaborino attivamente aderendo alle associazioni di vicinato, e diano un aiuto con i fatti, non solo a parole.

“Un impulso al senso civico di aggregazione – ha evidenziato il consigliere Gavagnin precisando che non si tratta di ronde, ma di riprendere una filosofia di vita che punta sulla collaborazione tra vicini per instaurare un clima di sicurezza. “Il senso di vicinanza, fa sì che ci si senta più sereni e più sicuri nella propria area,- ha spiegato Gavagnin - e la comunità diventi così più unita e consapevole”.

Il controllo di vicinato già attivo a Marghera zona Villabona, Trivignano, in via Gatta, a Chirignago, Carpenedo e Ca' Sabbioni, prevede che gli operatori coinvolti possano segnalare alle Forze dell'ordine e all'Amministrazione quanto di insolito succede nel quartiere: la presenza di prostitute, spacciatori, senzatetto bisognosi di aiuto, oppure episodi di degrado urbano, invertendo l'ordine investigativo.

“Il progetto 'Sicurezza urbana consapevole e partecipata' ha anche una forte componente sociale – ha aggiunto la coordinatrice regionale Chiavallin – perché consente di assicurare un approccio di prossimità ai cittadini più bisognosi che vivono in un quartiere, come gli anziani, i bambini, le persone con disabilità. Un'attenzione alla solidarietà, grazie alla quale si abbandona l'individualismo per recuperare un interesse verso il prossimo, fatto di saluti, sorrisi e strette di mano”.

Un ruolo fondamentale lo avrà anche la Polizia municipale, che oltre ad occuparsi di segnalare visivamente con cartellonistica i quartieri sotto osservazione del “controllo del vicinato, e l'installazione, dove necessario, di telecamere, riceverà le segnalazioni dei cittadini per conservarle informaticamente e tenere monitorata la situazione sul territorio. “Un ulteriore passo – ha commentato il comandante Agostini – verso il progetto di trasformazione delle sezioni territoriali del Corpo di Polizia locale da organismi generalisti di Polizia amministrativa a strutture dedicate di Polizia di prossimità.

Modulo online di adesione al "Progetto Sicurezza urbana consapevole e partecipata - Controllo di vicinato"

 

 

 

 

 

                                                                                      

 

 

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