Oggi a Ca' Farsetti confronto tra gli amministratori e i rappresentanti di alcune associazioni cittadine

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Incontro con le associazioni cittadine
 

Oggi a Ca' Farsetti confronto tra gli amministratori e i rappresentanti di alcune associazioni cittadine

02/03/2017

Casa, turismo, commercio, lavoro, gestione dei rifiuti, in una parola qualità della vita e futuro di Venezia: sono stati questi i temi al centro dell'incontro svoltosi oggi a Ca' Farsetti tra gli amministratori del Comune di Venezia e i rappresentanti di alcune associazioni cittadine (Venessia.com, Generazione 90, Assemblea Sociale per la Casa, Garanzia Civica, Awakening, Venezia Cambia, Murano Viva, Giovane Murano, Sindacato Unione inquilini) che lo scorso novembre avevano promosso la manifestazione “Venexodus: togliamo il disturbo?” per protestare contro lo spopolamento del centro storico.

Oltre tre ore di confronto sulle misure già prese dall'Amministrazione comunale e altre prossime all'adozione con l'obiettivo di rilanciare e salvaguardare la città. Un incontro al quale hanno partecipato la vicesindaco di Venezia, Luciana Colle, gli assessori al Bilancio, Michele Zuin, alla Coesione sociale, Simone Venturini, alla Mobilità, Renato Boraso, al Commercio, Francesca Da Villa, il Capo di Gabinetto, Morris Ceron, insieme con i consiglieri comunali Giovanni Giusto, Paolo Pellegrini e Francesca Rogliani e ad alcuni dirigenti del Comune.

Ad aprire l'incontro è stato l'assessore Zuin, che ha sinteticamente illustrato la situazione iniziale che l'Amministrazione si è trovata a gestire dal punto di vista del bilancio: un disavanzo di oltre 70 milioni di euro, con l'obbligo di contribuire ogni anno, per 28 anni, alla sua copertura con circa 2,5 milioni; un grosso problema di liquidità - “Quando ci siamo insediati – ha ricordato Zuin – nelle casse del Comune c'era un solo milione di euro”; la questione derivati, che ogni anno continua a costare al Comune 5 milioni; lo sforamento del Patto di stabilità per tre anni consecutivi e le conseguenti sanzioni da pagare; un indebitamento totale del sistema Comune per oltre 800 milioni di euro. “Questa Amministrazione – ha sottolineato Zuin – ha segnato un cambio di rotta rispetto alla situazione di partenza: non sono cambiamenti che si ottengono in un paio d'anni, ma è una strategia a lungo termine che darà i suoi frutti. Con le risorse che abbiamo, tutto non si può fare. In ogni caso, non spenderemo, come si è fatto in passato, più di quanto possiamo introitare”.

Sul piano del commercio, gli assessori Boraso e Da Villa hanno ripercorso le tappe principali del riordino della città per quanto riguarda l'occupazione di suolo pubblico e dei plateatici con i “pianini" (accordi raggiunti dopo un lavoro di oltre un anno e mezzo di mediazione e confronto) e i passi preliminari già compiuti negli ultimi mesi, in accordo con le categorie, la Regione e la Soprintendenza per intervenire sulla regolamentazione dei cosiddetti “take-away”. A questo proposito il consigliere Pellegrini, presidente della IX Commissione, ha anticipato l'intenzione di portare prossimamente in Consiglio comunale un Ordine del giorno con il quale si chiede di vietare l'apertura per il futuro di nuovi take-away. In materia l'Amministrazione ha già convocato la Conferenza dei servizi e procederà alle delibere necessarie per inviare la proposta alla Regione che dovrà esprimere il proprio parere.

Rispetto alla delicata questione degli affitti turistici, sulla cui urgenza si erano espresse le associazioni, l'Amministrazione ha illustrato una proposta di modifica della Legge regionale 11/2013, con l'obiettivo di disincentivare un fenomeno attualmente molto diffuso e fuori controllo. In sostanza, la proposta, che verrà a breve formalizzata dalla presidente della Commissione Cultura Giorgia Pea, è di introdurre una norma ad hoc che riconosca la specialità di Venezia, valorizzando l'eccezionalità della città antica, rendendo sostenibile il turismo con la residenza, limitando il numero massimo di contratti di locazione per immobile, prevedendo tariffe sui rifiuti differenziate tra chi risiede nell'immobile e chi lo destina a struttura ricettiva.

Sul fronte della casa, la vicesindaco e assessore al Riordino del Patrimonio Colle ha presentato un quadro dettagliato della situazione: in centro storico e isole le abitazioni di proprietà comunale sono attualmente 2570, 291 delle quali vuote, 204 sfitte perché non abitabili, 41 in manutenzione, 43 in attesa di assegnazione sulla base di graduatoria. Con finanziamenti già stanziati sono stati recentemente risistemati 80 alloggi prima non utilizzabili e sono stati fatti, solo nel 2016, 239 interventi di manutenzione per un totale di 700mila euro. Alle ex Conterie di Murano saranno disponibili già da quest'estate 36 alloggi Erp più 16 in social housing, 10 alloggi nell'area ex La Fontaine e 18 in via Pividor al Lido di Venezia. I primi 71 alloggi nel complesso Opera Pia Coletti saranno assegnati a giugno ad altrettanti nuclei familiari. “L'obiettivo del Comune – come spiega Colle – è di riportare in Città le giovani coppie e la classe media e per fare questo si è deciso di preferire alloggi in social housing piuttosto che altre forme di residenzialità pubblica”. Anche il lavoro sinergico con le principali Ipab della città, - ha sottolineato Venturini – proprietarie di numerosi immobili, può dare un contributo significativo alla questione residenzialità in centro storico. 

“Il problema della casa – ha sottolineato Venturini – non può andare disgiunto da tutti gli altri aspetti che contribuiscono a migliorare la qualità della vita a Venezia, primo tra tutti quello del lavoro. Se non si crea occupazione non si può pensare di incentivare le giovani coppie a trasferirsi in Centro storico”. “Abbiamo illustrato alle associazioni intervenute la nostra visione sul futuro della Città e abbiamo ribadito che è stato invertito un trend – ha concluso Venturini – che sta condizionando la vita della città da molti anni. Ci vuole tempo e pazienza, ma, è evidente che, un passo alla volta, le cose stanno cambiando”.

Positiva la reazione delle associazioni, che hanno chiesto di proseguire in questo percorso di confronto con l'Amministrazione, fissando appuntamenti periodici per poter condividere proposte ed essere aggiornati sul proseguio del lavoro.

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