Inaugurate all'aeroporto Marco Polo due nuove infrastrutture

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Tappeto mobile aeroporto
 

Inaugurate all'aeroporto Marco Polo due nuove infrastrutture

07/11/2016

     "Se è vero che lo sviluppo di un Paese passa anche attraverso le sue infrastrutture allora bisogna riconoscere l'importanza di una risorsa fondamentale per il nostro territorio, che ha creato ricchezza, posti di lavoro, dando un appeal in più alla città metropolitana". Non ha nascosto la propria soddisfazione il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, all'inaugurazione questa mattina, all'aeroporto Marco Polo, alla presenza del ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, di due nuove opere che accrescono il livello dei servizi offerti ai cittadini: il Water Terminal' (darsena per imbarcazioni) e il 'Moving Walkway' (tappeto mobile).

    33 milioni di euro nell'ambito del contratto di programma tra Save ed Enac, che portano lo scalo veneziano a raggiungere standard internazionali, garantendo funzionalità, sicurezza e sostenibilità ambientale. C'era il pubblico delle grandi occasioni stamani allo scalo veneziano per la presentazione delle due nuove opere, attese da tempo e che dal 10 novembre saranno a disposizione dei passeggeri. Tra le autorità giunte per l'occasione erano presenti l'assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti della Regione Veneto, Elisa De Berti, il Presidente di Enac, Vito Riggio, insieme a numerosi parlamentari, consiglieri regionali e assessori comunali. A fare gli onori di casa il presidente di Save, Enrico Marchi.

    E’ il primo traguardo di un percorso progettuale che da qui al 2021, con 800 milioni di euro di investimento, cambierà volto allo scalo veneziano, con interventi ulteriori per l’estensione del terminal, la cui conclusione è prevista per la prossima primavera, nuove sale passeggeri, adeguamento alle infrastrutture di volo, parcheggi. Un piano progettuale e di sviluppo che renderà l’aeroporto veneziano ancora più competitivo su scala mondiale.

    “Non posso che ringraziare Save e il suo presidente, Enrico Marchi, che non si è mai arreso e che con la sua lungimiranza ha sostenuto con determinazione la necessità che l’aeroporto andasse difeso e sviluppato, con il costante ampliamento delle infrastrutture e dei servizi – ha dichiarato il primo cittadino. I fatti gli stanno dando ragione. Non è un caso se a Venezia le cose succedono. Avvengono perché qualcuno le fa funzionare e perché in un clima di collaborazione tutto si porta a termine più facilmente. Un Paese progredisce attraverso le sue vie di comunicazione allora insieme all’aeroporto, che rappresenta il terzo scalo intercontinentale italiano, è necessario puntare sul porto di Venezia. Solo in questo modo riusciremo a creare nuove prospettive di crescita per la nostra realtà, garantendo il lavoro e un futuro alle nuove generazioni”.

    Soddisfazione per il risultato è stata espressa anche dal ministro Delrio che ha dichiarato “Venezia è una città che ha delle ambizioni destinate a realizzarsi nell'ambito di una strategia Paese, in cui programmazione, serietà e rigore costruiranno giorno dopo giorno il futuro della città. Se non c'è un sistema – ha aggiunto Delrio - Venezia da sola non si salva".

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