“Attorno a Klimt. Giuditta, eroismo e seduzione”: da oggi al via al Candiani un ciclo di mostre dedicate all’arte moderna e contemporanea

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Giuditta II di Gustav Klimt
 

“Attorno a Klimt. Giuditta, eroismo e seduzione”: da oggi al via al Candiani un ciclo di mostre dedicate all’arte moderna e contemporanea

13/12/2016

Si è aperto oggi, con l'inaugurazione al Centro culturale Candiani di Mestre della mostra “Attorno a Klimt. Giuditta, eroismo e seduzione”, il ciclo di suggestivi appuntamenti dedicati all’arte moderna e contemporanea intitolato ‘Corto Circuito. Dialogo tra i secoli’. Presenti al taglio del nastro, tra gli altri, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, la presidente e la direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia, Maria Cristina Gribaudi e Gabriella Belli, numerosi esponenti della Giunta, del Consiglio e dell'Amministrazione comunale.

"Con questa mostra – ha esordito il sindaco Brugnaro – inizia un percorso che porterà a Mestre molte delle opere custodite nei Musei Civici di Venezia: un patrimonio che appartiene a tutta la città e che molti non hanno ancora visto. Anche grazie a queste iniziative, che proseguiranno nei prossimi mesi, vogliamo dare una nuova luce al Candiani, perché sempre di più diventi un centro di cultura importante per tutta la città. A costo zero per l'Amministrazione comunale, grazie al lavoro di tante persone, che ringrazio di cuore, è stato possibile realizzare una mostra di altissimo livello che ha al centro l'icona di una donna-eroina, Giuditta, che sceglie di essere libera. Una libertà che passa anche attraverso la sicurezza, tema caro a questa Amministrazione, al quale da tempo stiamo lavorando con impegno. Sono convinto che questa mostra rappresenti una risposta positiva e concreta a chi parla di decadenza e di declino della città”.

La mostra, il cui allestimento è a cura dell'architetto e scenografo di fama internazionale Pierluigi Pizzi, ruota attorno alla figura di Giuditta, uno dei miti più affascinanti della tradizione biblica. Al centro dell’esposizione, che presenta oltre ottanta opere provenienti dalle collezioni della Fondazione Musei civici di Venezia, da altri musei tra cui il Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e da varie collezioni private nazionali e internazionali, è il capolavoro di Gustav Klimt “Giuditta II (Salomè)”, che giunge per l’occasione da Ca' Pesaro. L'opera è stata realizzata dal grande artista viennese nel 1909 per la Biennale Internazionale d’Arte del 1910 e acquisita proprio in quell’anno dal Municipio di Venezia per la Galleria nazionale d’Arte moderna di Ca’ Pesaro.

“Sono davvero emozionata – ha dichiarato Gribaudi - di presentare il primo capitolo di questo importante progetto proprio qui a Mestre. È un segnale di quella democratizzazione della cultura che come Fondazione stiamo perseguendo: una cultura che va incontro ai cittadini, che è ancora più viva proprio quando è a disposizione di tutti”.

In una sorta di viaggio tra antico e moderno, il mito dell'eroina che sconfigge da sola il terribile condottiero assiro Oloferne viene indagato a partire dalla figura biblica e dalla sua fortuna artistica tra Cinque e Seicento, per arrivare al Simbolismo ottocentesco e al clima della Secessione Viennese, fino all'interpretazione del mito che Sigmund Freud diede nel 1917 con “Il tabù della verginità”. Differenti i linguaggi artistici proposti, dalla pittura all'incisione, dalla fotografia alla scultura, al cinema del primo '900. Lungo il percorso espositivo si trovano preziose bibbie e placchette bronzee cinquecentesche, raffinati oggetti d’arte di manifattura francese e veneziana con la raffigurazione dell’eroina giudea, incisioni e acqueforti del Sei e Settecento olandesi e italiane, dipinti di varie epoche.

“C'è un filo conduttore - ha sottolineato Belli che curato appositamente per il Centro Candiani il ciclo di mostre – che unisce il mito di Giuditta, con le sue trasformazioni artistiche attraverso i secoli, Venezia, che nel 1910 acquisisce l'opera di Klimt, riconoscendone con grande lungimiranza la straordinaria differenza rispetto alle opere dell'epoca, e Mestre, che, ci auguriamo, diventerà meta di molti veneziani che vogliono ammirare questa esposizione”.

La mostra resterà aperta fino al 5 marzo 2017, dalle ore 10 alle 19 (la biglietteria chiude mezz’ora prima), chiuso il lunedì. Il costo del biglietto intero è di 5 euro, ridotto 3 euro. Aperture straordinarie: tutti i venerdì, sabato e domeniche fino all’8 gennaio 2017 compreso, dalle 10 alle 22; 25 dicembre e 1 gennaio dalle 16 alle 22. Percorsi guidati gratuiti, su prenotazione (www.visitmuve.it/it/servizi-educativi), ogni mercoledì, ore 10.30, ogni fine settimana, ore 15.30; per il periodo delle feste natalizie il servizio è attivo solo il 26 dicembre e l'1 gennaio. Il catalogo, edito da Linea d’Acqua (Venezia, 2016), raccoglie interventi di Gabriella Belli, Flavio Caroli, Gian Piero Brunetta, Elisabetta Barisoni, Elena Marchetti e Matteo Piccolo.

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