
La Regata Storica ha ancora una volta incantato Venezia e il mondo, riaffermandosi come l’evento simbolo della città lagunare e il momento più atteso dell’anno per la comunità veneziana e per tutti gli appassionati della voga alla veneta. Migliaia di persone hanno affollato le rive del Canal Grande per assistere a una giornata che unisce festa, competizione e orgoglio identitario.
Dalle prime ore del pomeriggio, le acque del Canal Grande si sono riempite dei colori e delle emozioni dello spettacolare corteo storico, che ogni anno rievoca la celebre accoglienza riservata a Caterina Cornaro, la sposa del re di Cipro che rinunciò al trono in favore di Venezia. Oltre 130 imbarcazioni storiche, bissone da parata, figuranti in costume e la celebre “Serenissima” hanno aperto la manifestazione, seguite dal corteo sportivo con oltre 60 imbarcazioni delle associazioni remiere locali e circa 400 vogatori che hanno strappato applausi calorosi al pubblico.
Tra le curiosità di quest’anno, la presenza del Reggimento Lagunari “Serenissima” su una caorlina con militari in uniforme e un poppiere in abito storico dei tradizionali fanti da mar della Serenissima Repubblica di Venezia, il ritorno delle tradizionali “Lucie” - le imbarcazioni del lago di Como con voga all’impiedi e con i caratteristici sovrastanti semicerchi in legno che in passato erano spinte a remi dai pescatori – e la partecipazione di un equipaggio della Voga Veneta Nettuno che ha portato in Canal Grande la bandiera della Città metropolitana di Roma, in segno di amicizia e di valorizzazione del territorio.
E poi, tra le imbarcazioni del corteo sportivo, si è registrata la presenza di un equipaggio della Reyer e di Venezia FC. A solcare le acque del Canal Grande anche uno speciale equipaggio da Odessa, città ucraina gemellata con Venezia: un team di nove veterani di guerra ha fatto sventolare la bandiera della propria città portando con sé un forte messaggio di pace. Ad accoglierli sul pontile il sindaco Gennadji Turkhanov.
Dopo il corteo, è stato il momento delle sfide agonistiche: cinque le categorie ufficiali, con giovanissimi e giovanissime, donne, uomini e caorline impegnati lungo il percorso più suggestivo al mondo, rinnovando una tradizione che affonda le radici nel XIII secolo e testimonia il profondo legame di Venezia con l’acqua. Non sono mancate le competizioni dei più piccoli – le Maciarele e le Schie – che quest’anno hanno registrato la partecipazione di circa ottanta bambini, un segnale positivo che conferma il ritorno delle nuove generazioni alla voga.
Ad aggiudicarsi la bandiera rossa nella categoria dei Gondolini a due remi è stato l’equipaggio composto da Andrea Ortica e Jacopo Colombi; delle Donne su mascarete a due remi il bianco di Silvia Bon e Debora Scarpa; dei Giovanissimi su pupparini a due remi è stato l’equipaggio composto da Alvise Redolfi Tezzat e Riccardo Vorano; delle Giovanissime è stata la mascareta con a bordo Alice Sarto e Giulia Spolaor della Canottieri Giudecca; delle Caorline a sei remi l’arancio di Roberto Busetto, Simone Vecchiato, Matteo Pecoraro, Renato Busetto, RIccardo Caenazzo e Filippo Vianello. Nella categoria Maciarele senior su mascarete a due remi primi sono arrivati Mattia Furian e Alvise Favaretto della Reale Canottieri Querini. Per le Schie su mascarete a due remi i piccoli Sebastiano Vadalà e Noah Spinazzi. Per le Maciarele Junior su mascarete a due remi ad aggiudicarsi la bandiera rossa l’equipaggio composto da Leonardo Capo e Lisa Ballarin della Voga Veneta Lido.
La sfida remiera delle Università in Canal Grande, che si disputa dal 2004 a bordo di galeoni storici ed è organizzata da Ca’ Foscari in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia e il CUS Venezia, ha visto sfidarsi gli equipaggi degli atenei veneziani, l’Università di Vienna, CUS Roma – Università Romane e CUS Pisa.
In un percorso di 750 metri: a primeggiare è stata l’Università di Pisa. Migliaia le persone sulle rive e sui balconi degli antichi palazzi veneziani per assistere alle gare, che hanno applaudito e incoraggiato gli atleti di ogni età. Tanti applausi anche quando la speaker ha annunciato la vittoria del campionato mondiale della pallavolo femminile.
Alta la partecipazione alla Regata Storica, con la Machina tutta al completo, allestita a Ca’ Foscari, luogo deputato per il concludersi delle gare e la consegna delle bandiere. C’erano tutte le massime autorità cittadine civili e militari, la Giunta al completo, il delegato del Patriarca monsignor Fabrizio Favaro, una folta delegazione di sindaci metropolitani, il consigliere della Regione Lombardia con delega alle comunità montane Giacomo Zamperini con il vicepresidente della Comunità montana della Valsassina. Presenza al completo di tutta Confindustria con il presidente regionale Raffaele Boscaini, il presidente di Veneto Est Paola Carron, il vicepresidente con delega al territorio di Venezia Mirco Viotto.
“La Regata Storica è il cuore pulsante della nostra identità – ha dichiarato il sindaco Luigi Brugnaro - Vedere il Canal Grande animarsi con vogatori di ogni età, imbarcazioni storiche e vogatori appassionati è un’emozione che ogni anno ci ricorda quanto sia viva la tradizione veneziana. È un segnale fortissimo: questa città continua a vivere nell’acqua e grazie all’acqua. Ringrazio chi lavora senza sosta perché questo evento riesca ogni anno, dai dipendenti comunali alle società partecipate, dalle associazioni remiere fino a tutti i cittadini che vivono la Regata con orgoglio e passione”.
Il sindaco ha inoltre ricordato l’impegno diplomatico per la liberazione del concittadino Alberto Trentin e il ruolo della città come portatrice di un messaggio di pace, in quanto collegata tramite l’acqua a tutte le nazioni del mondo.
“Questa edizione ha confermato che la voga alla veneta non è solo sport, ma cultura, storia e comunità – ha aggiunto Giovanni Giusto, delegato alla Tutela delle tradizioni - La Regata Storica è il nostro modo di tramandare valori autentici, e ogni colpo di remo ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e cosa dobbiamo trasmettere ai nostri figli. È per questo che continueremo a difendere e a promuovere la voga alla veneta come patrimonio vivo e condiviso, con impegno e responsabilità. La grande partecipazione dei bambini è il mio orgoglio, grazie alle sempre più disputate gare che li coinvolgono e che ho voluto inserire ormai venti anni fa, dimostrando che questa tradizione non solo resiste, ma cresce e si rinnova con nuove energie”.
“Anche per questa edizione abbiamo lavorato a stretto contatto con le autorità per garantire che l’evento si svolgesse in piena sicurezza” ha affermato Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela spa, mentre l’amministratore unico di Vela spa Piero Rosa Salva ha ricordato che “grazie al sostegno generoso dei nostri partner locali, il montepremi è cresciuto sensibilmente, consentendoci di valorizzare ancora di più l’impegno e la dedizione dei vogatori. Si tratta di riconoscimenti che si aggiungono al montepremi complessivo messo a disposizione dal Comune di Venezia per gli atleti”.
La giornata è stata trasmessa in diretta su Rai 2 e seguita sui canali social ufficiali del Comune e della Storica, con una copertura che ha raggiunto migliaia di utenti.
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