
"La variabilità delle funzioni di Porto Marghera è un elemento strategico per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio". Questo il messaggio chiave lanciato, questa mattina nella sede dell’Interporto Rivers di Venezia, dal sindaco Luigi Brugnaro, in occasione dell'assemblea annuale dell'Unione interporti riuniti (Uir), evento di grande rilievo per il settore logistico italiano.
A fare gli onori di casa è stato Bruno Savio, presidente Interporto Rivers Venezia, che ha da subito posto l'attenzione sulla forza delle connessioni, fondamentali per garantire la competitività del Paese. Presenti inoltre l'assessore allo Sviluppo economico, Simone Venturini, Marco d'Elia, direttore dell'Area Infrastrutture, Trasporti, Lavori Pubblici della Regione del Veneto, Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e diverse autorità civili e militari nazionali e locali.
L'assemblea è cominciata con un minuto di silenzio per la tragica scomparsa di Anna Chiti, la giovane studentessa deceduta a causa di un incidente sul lavoro. "Oggi rinnovo il mio dolore per la famiglia della ragazza, entrambi i genitori lavorano al Porto di Marghera", ha sottolineato il primo cittadino ribadendo quanto quest'area sia vasta a tal punto da permetterle di diventare "hub europeo per la logistica, per la produzione e per la futura ricostruzione dell'Ucraina, grazie a impianti tecnologicamente avanzati e una rete pronta ad accettare questa sfida storica".
Brugnaro ha poi dichiarato quanto la sinergia tra pubblico e privato, industria e territorio, siano fondamentali per il futuro della logistica italiana e la competitività del sistema Paese. "Per competere con le grandi aree portuali del mondo - ha aggiunto - non dobbiamo fare ragionamenti specialistici o settoriali. La complementarietà delle funzioni di Porto Marghera è sicuramente data dalle ampie dimensioni, si pensi che è tra i porti più grandi a livello europeo. Questa caratteristica deve e può permettere la coesistenza e lo sviluppo parallelo di diverse funzioni, anziché la competizione tra di esse. E' indispensabile che ci sia una flessibilità totale della Pubblica Amministrazione alle singole situazioni. Ad esempio, se una nave entra in porto alle 4 del mattino per questioni tecniche legate al Mose, significa che tutte le autorità pubbliche devono cercare di adattarsi a questa necessità. In tal senso, dobbiamo incentivare la navigazione notturna nei porti che si può attuare atraverso misure specifiche, come i miglioramenti infrastrutturali e una maggiore promozione della pratica, al fine di renderla più attraente ed efficiente. Dobbiamo porci quindi in un'ottica di collaborazione e diversificazione per attrarre investimenti e nuove imprese".
L'incontro è poi proseguito con la presentazione da parte di Matteo Gasparato, presidente del Consorzio Zai - Interporto Quadrante Europa di Verona, della relazione 2025 dell'associazione che coordina gli interporti nazionali. Tra i temi affrontati nel corso dell'evento, le sfide complesse che dovrà a breve affrontare il nuovo pesidente dell'Autorità portuale, tra cui l’armonizzazione delle attività portuali con la tutela ambientale della laguna di Venezia, la gestione di progetti infrastrutturali di rilievo come il Mose, gli scavi portuali e il terminal crociere, tutti soggetti a valutazioni di rigoroso impatto ambientale.
La relazione del presidente Gasparato ha dato poi il via a una serie di incontri con rappresentanti degli interporti italiani principali come Nola, Novara e Parma, per discutere le strategie future del settore. L'evento si è configurato come un momento chiave per il rilancio integrato della logistica nazionale e il rafforzamento dei nodi intermodali.