
Candiani in coro, voce dei bambini e delle bambine del Centro Candiani, diretto da Anastasia Novicova e giunto al terzo anno di attività, si esibisce in pubblico domenica 9 marzo, alle ore 15.30, accanto al Coro Voci dal Mondo, diretto da Giuseppina Casarin, per una performance congiunta ospitata nella Chiesa di San Giuseppe (in viale San Marco, 170) a Mestre.
Al coro di Anastasia Novicova piace definirsi un "coro di voci bianche" che esegue il repertorio di canti moderni.
Il coro fornisce l’opportunità di aprire la mente, di collaborare, interagire, socializzare, di diventare parte di un gruppo dove tutti hanno un ruolo fondamentale. Nello stare insieme attraverso la musica si impara a stare bene con gli altri e rispettare movimenti e regole comuni.
Obiettivi dell coro, dalla sua progettazione iniziale, sono stimolare e valorizzare ogni forma espressiva e comunicativa dei bambini attraverso la voce, il movimento, il linguaggio l’immaginazione e l’emozione; favorire la socializzazione ed educare alla condivisione attraverso la musica d’insieme; contribuire alla formazione generale, individuale e sociale: da un lato aiutandoli a formare e sviluppare specifiche competenze fisiologiche riferite alle pratiche canore (respirazione, articolazione, espressione facciale, capacità di sentire il proprio corpo, ecc.), dall’altro abituandoli al contatto ed alla comunicazione con gli altri, all’inserimento nel gruppo, all’ascolto reciproco, all’assunzione di ruoli individuali ed organizzativi, al confronto non competitivo.
Il Coro Voci dal Mondo, che si unirà ai cantori più giovani, è formato invece da voci italiane e straniere che hanno voglia di esserci per dar vita a un canto “nuovo”, fatto dall’incontro di storie diverse.
Nasce nel 2008 all’interno di un progetto sociale più esteso che investe la zona vicino alla stazione di Mestre, più precisamente il quartiere di Via Piave con lo scopo di creare un’opportunità di conoscenza tra persone con provenienze culturali, linguistiche e religiose diverse, attraverso la MUSICA. Coinvolgere Giuseppina Casarin ha permesso la formazione di un laboratorio non orientato alla realizzazione di un coro tradizionale, ma ad un percorso musicale che vedesse i partecipanti coinvolti come primi protagonisti attraverso il canto.
Partecipano a questa esperienza persone di varie nazionalità: moldava, rumena, ucraina, spagnola, francese e italiana per l’Europa; bengalese, iraniana e kirghisa, per L’Asia; nigeriana, somala e Sierra Leone per L’Africa.
L'ingresso è gratuito.
Per informazioni: www.culturavenezia.it