Innovazione e sostenibilità per affrontare le sfide del cambiamento che hanno investito i sistemi produttivi e l'economia locale, con un focus sulla situazione dell'artigianato. Se ne è parlato questa mattina al campus economico dell'Università Ca' Foscari, a San Giobbe, nel corso del seminario "Venezia capitale dell'artigianato sostenibile" inserito nel progetto Home Faber Economy, l’iniziativa promossa dalla Fondazione di Venezia con l'ateneo veneziano e finanziata dal Bando Regionale “Venezia I.C.O.N.A”.
In apertura dei lavori l'intervento dell'assessore al Lavoro e Sviluppo economico, Simone Venturini: "Uno dei principali meriti di questo progetto è di aver unito tante esperienze che guardano allo sviluppo di una nuova imprenditorialità" ha detto nel corso del suo intervento citando alcuni temi caldi del dibattito nazionale. Da una parte la situazione di desertificazione sociale ed economica degli ultimi anni, poi il lento processo di deindustrializzazione. "Un fenomeno che ha colpito anche il mondo dell'artigianato che, in alcuni casi, non ha saputo cambiare pelle e agganciarsi ai mutamenti che stavano avvenendo nel mondo e non ha saputo contaminare la sua produzione con gli strumenti digitali" ha aggiunto l'assessore ponendo l'accento sulla contestuale "assenza di specificità normative capaci di consentire di fare da diga alle difficoltà che hanno investito l'artigianato soprattuto nel cuore delle grandi città".
Da qui la considerazione dell'importanza di un progetto capace di osservare la situazione attuale e rileggerla in chiave futura: "In Veneto e a Venezia l'artigianato si fonda su proprie produzioni e su una filiera ancora capace di competere con il sistema internazionale - ha evidenziato Venturini - C'è ancora un tessuto produttivo che, nonostante gli indicatori non favorevoli, riesce a competere ai massimi livelli e a imporsi sul mercato. Accade così per la manifattura tessile, ma negli ultimi anni a Venezia stanno nascendo tante nuove esperienze artigianali capaci di conquistare nuovi mercati, c'è stata una presa di coscienza sul fatto che la parola magica è qualità e non quantità". Infine una riflessione sul contesto produttivo della città: "Sostenibilità è una parola molto appropriata per il contesto socio economico di Venezia che rispetto ad altre città non può avere spazi enormi di produzione - ha concluso Venturini - Il lavoro che produce l'artigianato è un valore che rimane localizzato e consente di godere del contesto in cui nasce, ma è anche in grado di imporsi come settore vitale per lo sviluppo della città e di un turismo anch'esso sostenibile".