Un concerto sinfonico, letture di passi, poesie, narrazioni per dire no alla violenza contro le donne, in tutte le sue forme, per dare speranza a chi oggi la subisce e per celebrare la Giornata internazionale Onu sul tema, che ricorre il prossimo 25 novembre. Si è svolto questa sera nell'auditorium del Centro culturale Candiani di Mestre l'evento “Storie di donne che non si arrendono – Musica e parole raccontano le donne”. Un’iniziativa, giunta alla seconda edizione, che rappresenta il primo appuntamento del programma del Novembre Donna 2023, a cui ha preso parte, per l’Amministrazione, la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano.
L'evento è stato promosso da Aics, l'Associazione Italiana Cultura Sport - comitato provinciale di Venezia, con la partecipazione di Voci di Carta APS, dell'orchestra giovanile Diego Valeri di Campolongo Maggiore, di Associaciò Musical Vozes di Barcellona, e del maestro veneziano Gabriele Gorog. Nel corso dell'evento si sono alternate narrazioni di violenza, in Italia e nel mondo, ed esibizioni dell'orchestra.
“Con questo evento diamo ufficialmente il via al Novembre Donna, un appuntamento ormai consolidato che vuole sensibilizzare la cittadinanza sulla violenza di genere - ha affermato la presidente Damiano - Nel nostro territorio abbiamo un Centro antiviolenza, con un’attività quasi trentennale, che aiuta e supporta concretamente le donne e i loro bambini. Con le iniziative del Novembre Donna, vogliamo raccontare al territorio le attività del Centro in modo che tante donne possano avvicinarvisi e chiedere aiuto, qualora ne avessero bisogno, superando la paura e affidandosi a persone che possono aiutarle. La nostra comunità si conferma generosa e sensibile al tema, come ci dimostra l’impegno di Aics nell’organizzare l’evento di oggi”.
“E’ importante informare, è importante coinvolgere, è importante fare rete, e questo è il senso del programma del Novembre Donna - ha dichiarato Patrizia Marcuzzo, responsabile del Centro antiviolenza del Comune - Serve richiamare l’attenzione su un tema fondamentale e tangibile, un problema culturale che purtroppo emerge dai dati tutti i giorni. Nel 2022 sono arrivate al Centro antiviolenza 39 donne e 41 bambini, più dell’anno precedente. E a questi numeri dobbiamo aggiungere quelli delle donne che subiscono violenza ma che, magari per paura, non si rivolgono al Centro”.