
"Nascere il mondo". E' la questione demografica al centro della XIV edizione del Festival della Politica, in programma a Mestre da giovedì 11 a domenica 14 settembre.
L'anteprima di questa sera ha portato al Chiostro dell'M9 Massimo Livi Bacci, professore emerito di Demografia all'Università di Firenze, presidente onorario della International Union for the Scientific Study of Population. Una speciale lectio, la sua, nella quale Livi Bacci ha restituito uno sguardo penetrante sulla demografia come narrazione dell’intera vicenda umana: dalle sue origini ad oggi, attraverso la complessità storica, fino al futuro che ci attende.
Alla cerimonia di apertura del Festival è intervenuta la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano: "E' per me un grande piacere essere qui in rappresentanza del sindaco Luigi Brugnaro per portare i saluti della Città di Venezia e ringraziare in particolare la Fondazione Gianni Pellicani, promotrice da ben 14 edizioni del Festival Della Politica, insieme alle tante realtà che lo supportano con dedizione e generosità. 14 anni di cui 11 vissuti con questa Amministrazione, come esempio di pluralità - ha detto la presidente Damiano rivolgendosi al pubblico presente - Un’edizione che affronta un tema tanto importante, quanto attualissimo: quello della questione demografica a livello globale. Sappiamo che il nostro Paese sta attraversando una grave crisi demografica, dovuta principalmente a una bassa natalità e all’invecchiamento della popolazione che, inevitabilmente, ha delle significative ricadute sulla sostenibilità del welfare, sulla crescita economica e sul mercato del lavoro, sul sistema familiare e sul tessuto sociale in generale. Un aspetto che ritengo fondamentale nella crisi demografica e al quale tengo particolarmente, perché nel mio ruolo di amministratore pubblico, riguarda la condizione delle donne, l’importanza dell’empowerment femminile e dell’occupazione per promuovere l’uguaglianza di genere, migliorare lo sviluppo socio-economico e, soprattutto, per dare alle donne la possibilità di essere libere di scegliere il proprio percorso di vita, senza essere costrette, da un lato a scegliere tra carriera e maternità, dall’altro a dipendere economicamente da altri, e di conseguenza essere meno vulnerabili agli abusi economici e a qualsiasi altro tipo di violenza. Tematiche che affrontiamo quotidianamente con le operatrici del Centro Antiviolenza del Comune di Venezia. Investire dunque sulla questione demografica, significa anche promuovere una reale parità di genere, con politiche che favoriscano il lavoro femminile, il sostegno alla genitorialità e un cambiamento culturale nella divisione dei ruoli familiari".
Quindi il richiamo alle misure messe in atto negli ultimi anni dal Comune: "Dall’assegno di maternità al voucher per i nidi, dallo sportello famiglia ai contributi per le famiglie fragili e numerose e infine, come accennato, le azioni e le iniziative sulle pari opportunità e sulla violenza di genere, volte a tutelare le donne e ad accompagnarle nei percorsi di uscita dalla violenza e al reinserimento nel mondo del lavoro. Senza dimenticare i voucher dedicati allo sport, per incentivare la pratica motoria, e gli investimenti per avere biblioteche sempre più ospitali e aperte pure la sera e nei festivi. Dunque, non solo a livello nazionale, ma anche locale, la politica può e deve dare il proprio contributo e, in questo percorso, fare rete con tutta la società civile su queste tematiche" ha concluso Damiano.
L'organizzazione del festival della Politica è a cura della Fondazione Gianni Pellicani, con il patrocinio del Comune di Venezia, Fondazione di Venezia, M9 e Camera di commercio.
L'edizione 2025 vedrà la partecipazione di 100 ospiti attraverso un programma di 46 eventi in 7 location, tra le piazze del centro e gli spazi di M9. Tra gli appuntamenti, sabato 13 settembre è in programma un incontro dedicato ad Alberto Trentini, l’operatore umanitario veneziano detenuto ingiustamente da mesi in Venezuela. Parteciperanno i familiari e gli amici, assieme a Marco Damilano, Ottavia Piccolo, Massimo Cacciari, Annalisa Cuzzocrea, Pietro Del Soldà. La chiusura sarà domenica 14 settembre alle 20.30, sempre in piazza, con la giornalista inviata di guerra Cecilia Sala, che presenterà il libro “I figli dell’odio”.
Sul sito ufficiale del Festival è possibile consultare il programma completo.