E' stato firmato il protocollo d’intesa tra Ministero della Cultura, Regione Veneto, Comune di Venezia e il Comitato per la Salvaguardia dell’Arte delle Perle di Vetro Veneziane, per la salvaguardia dell’elemento “L’arte delle perle di vetro”, iscritto dal 2020 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco.
Nello specifico, i soggetti firmatari concordano di curare unanimamente la redazione, l'attuazione e il monitoraggio di un Piano di Salvaguardia, il cui scopo principale è il mantenimento della vitalità e la trasmissione dei valori legati all'Elemento "Arte della Perla di Vetro".
Firmato anche l'atto d'intesa che individua il Comune di Venezia come soggetto referente amministrativo dell'Elemento "Arte della Perla di Vetro" al fine di permettere l'accesso ai finanziamenti del Ministero della Cultura previsti dalla Legge 77/2006 per gli Elementi iscritti nella Lista Rappresentativa del Patrimonio culturale Immateriale.
Il Comune opererà in collaborazione con la Fondazione Musei Civici Veneziani, cui afferisce il Museo del Vetro di Murano, custode di una importante raccolta di perle veneziane di varie tipologie ed epoche incluse opere selezionate nel panorama dell’Arte della perla di vetro contemporanea.
“Il protocollo d'intesa è un passaggio fondamentale per non disperdere un patrimonio importante della nostra storia e tradizione, sia locale che nazionale - commenta la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano - L'arte delle perle di vetro è un insieme di pratiche antiche, ancora vitali, legate alla maestria nella lavorazione della materia vitrea grazie a un uso sapiente della fiamma, ma che comprende anche le memorie, i luoghi, il linguaggio e gli strumenti del mestiere. Nel territorio veneziano, la comunità riunisce 142 membri detentori della pratica, suddivisi in figure dell'elevata specializzazione tra perlere, perlai, impiraresse, infilatori, molatori e maestri vetrai. Una grande tradizione, ancora oggi praticata che merita di essere tutelata, valorizzata, trasmessa alle future generazioni”.