Ambiente ed economia: al Salone Nautico la tavola rotonda "Blue Economy" sulle strategie per il futuro dell'Alto Adriatico

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Tavola Rotonda
 

Ambiente ed economia: al Salone Nautico la tavola rotonda "Blue Economy" sulle strategie per il futuro dell'Alto Adriatico

01/06/2022

Il tema della blue economy torna protagonista anche nella terza edizione del Salone Nautico con la tavola rotonda dal titolo “La Blue Economy si tinge di Green” organizzata da Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia Rovigo. Quali proposte e quale visione per l’Alto Adriatico, Mare Metropolitano, per coniugare ambiente ed economia del terziario del mare delle Città d’Acqua? Ad introdurre le riflessioni l’intervento dell’assessore al Turismo del Comune di Venezia incentrato sul ruolo chiave del mare per reinterpretare la posizione del sistema Italia in Europa e nel mondo, non ultimo l’aspetto geopolitico così di attualità negli ultimi mesi.

Alla tavola rotonda è invece intervenuto l’assessore comunale all’Ambiente sottolineando l’importanza della complementarietà, e non della competitività, tra i sistemi portuali del Paese perché infrastrutture nazionali e non delle singole città. Presente in sala anche l’assessore alle Attività produttive. L’Alto Adriatico come mare di cerniera tra il Mediterraneo e l’Est Europa, è stato detto in apertura dell’incontro, da qui l’esigenza di far convergere verso un equilibrio strategico tutte le economie coinvolte - quella culturale, ambientale, turistico ricettiva, ma anche industriale, commerciale portuale e ittica - che si concentrano in un’area metropolitana densa di attività economiche, criticità, opportunità.

Lo scenario per l’Alto Adriatico, inevitabile l’impatto della guerra in Ucraina, è stato illustrato da Alessandro Panaro, Responsabile Area di Ricerca Maritime & Energy di SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno) che ha elencato tre punti cardine per intraprendere la strada della transizione ecologica: la riorganizzazione e l’intermodalità delle infrastrutture portuali, la svolta green delle stesse imbarcazioni e la digitalizzazione della gestione del sistema logistico. Poi i numeri sul valore del”mare” e della logistica per l’economia del Veneto: oltre 10mila aziende della filiera logistica (il 9,2 percento del totale Italia), 84 mila occupati (l’8 percento del totale nazionale) 3 miliardi di euro di valore aggiunto generato dall’economia del mare della regione, 30 miliardi di euro di import-export marittimo procurato dalle sue imprese.

Alla tavola rotonda, anticipata dal messaggio di saluto del presidente della Regione Veneto e dall’intervento di Marco Nobile, capitano di vascello della Guardia Costiera, sono intervenuti tutti gli attori coinvolti nel sistema territorio metropolitano per confrontarsi su come produrre valore aggiunto  grazie alla complementarietà e alla sinergia tra salvaguardia, circolarità e ottimizzazione delle risorse naturali. I temi quali attrattività, turismo, scambi commerciali, attività legate alla conservazione dell’ambiente lagunare, marittimo, delle spiagge e dell’ambiente città, come Venezia, Chioggia e gli altri Comuni della costa sono stati affrontati da rappresentanti di Camera di Commercio e Confcommercio, Autorità di Sistema Portuale Alto Adriatico Venezia e Chioggia, Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto, Federagenti Confcommercio e di Venezia Port Community, Cnr-Ismar Istituto Scienze Marine e del Programma Educazione all’Oceano Unesco.

 

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