Via libera della Giunta alla delibera consiliare che autorizza la riqualificazione di 13 strutture ricettive esistenti a Venezia

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Veduta esterna Ca' Farsetti
 

Via libera della Giunta alla delibera consiliare che autorizza la riqualificazione di 13 strutture ricettive esistenti a Venezia

08/04/2022

La Giunta comunale, riunita ieri, ha dato il via libera, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin, alla delibera di Consiglio comunale che autorizza la riqualificazione, con modesti ampliamenti, di alcune strutture ricettive alberghiere esistenti a Venezia.

La delibera, che ora avrà bisogno per diventare effettiva del voto favorevole del Consiglio comunale, servirà a consentire l’ammodernamento di 13 strutture ricettive alberghiere esistenti, con l’obiettivo di adeguare il patrimonio immobiliare storico e la qualità dei servizi alberghieri offerti dalla città. Complessivamente, la riqualificazione comporta un incremento della superficie ricettiva di circa 34 nuove camere.

“Considerata la modesta entità degli ampliamenti previsti - afferma l’assessore De Martin - gli interventi proposti appaiono pienamente coerenti con l’obiettivo dell’Amministrazione di migliorare la qualità delle strutture ricettive, dei servizi esistenti e adeguare l'accessibilità anche a persone diversamente abili, assicurando investimenti per la riqualificazione e l'efficientamento energetico andando così a limitare in modo sostanziale l’insediamento di nuove strutture. Obiettivo nitidamente delineato nei nostri strumenti di programmazione e, in particolare, nella delibera di Consiglio comunale n. 11 del 2018, con cui abbiamo posto fine ai cambi di destinazione d’uso da residenza (o altre destinazioni) a ricettivo con semplice pratica edilizia; cambi che rischiavano di avere un impatto non più sostenibile sulle delicate strutture edilizie e urbane e, ancor più, sul tessuto socio-economico della città. Questa delibera di buon senso va a sbloccare situazioni per​ incentivare investimenti privati che andranno ad ammodernare strutture esistenti. Un gesto di attenzione con il quale l’Amministrazione vuole tendere la mano ad attività che hanno alle spalle due anni di profonda crisi, economica e del turismo, generata dalla pandemia ancora in corso, cui rischiano di sommarsi gli effetti derivanti da una nuova crisi che questa insensata guerra in Ucraina rischia di portare”.

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