L'assessore comunale all'Università Paola Mar ha preso parte, in rappresentanza dell'Amministrazione, alla giornata di riflessione e dibattito sulle istituzioni culturali di ricerca a Venezia, organizzata oggi dall'Ateneo veneto con l'intento di "rilanciare la funzione di questi luoghi e ripensare Venezia come centro di produzione culturale internazionale".
L'accesso alla cultura e l'uso più efficiente delle risorse è stato il tema centrale dell'incontro. Durante il meeting, cui hanno preso parte esponenti delle istituzioni culturali veneziane, si è discusso del ruolo degli archivi e della rete di biblioteche per la diffusione del sapere alla popolazione in generale e non solo agli studenti. Nel corso di alcuni interventi sono state inoltre analizzate le risorse offerte dalla città alle migliaia di giovani che vengono a viverci per frequentare l'università e fare ricerca. Si è anche riflettuto sulla funzione pubblica della cultura e sulle cause della privatizzazione di alcune istituzioni pubbliche con le relative conseguenze concrete. Alla tavola rotonda, svolta nel pomeriggio, oltre all'assessore Mar erano presenti, tra gli altri, anche Marco Borghi, presidente della Municipalità di Venezia, Murano, Burano nonché Carmelo Marabello delegato del rettore dell'Università IUAV e Caterina Carpinato, prorettrice alla Terza missione dell'Ateneo Ca' Foscari. Insieme a loro anche gli esponenti di varie istituzioni culturali cittadine, come la Fondazione Levi, la Fondazione Cini, la Fondazione Querini Stampalia, l'Archivio di Stato, la Biennale di Venezia.
L'assessore Paola Mar ha ripercorso nel suo intervento le iniziative più significative poste in essere dall'Amministrazione in tema di biblioteche, accessibilità alla lettura e archivi sottolineando l’importanza del fare cultura. Dal 2016 al 2021 nel settore sono stati investiti 15,5 milioni. Ha fatto inoltre presente come nel periodo di pandemia le biblioteche e gli archivi comunali non abbiano sospeso il servizio mantenendo sempre il prestito libri ed assicurando, nel rispetto delle regole anti Covid, l’apertura alla cittadinanza e agli studenti. “La continuità territoriale delle 18 biblioteche civiche a cui si aggiunge a quella di forte Marghera è un obiettivo importante raggiunto da questa Amministrazione come
il progetto dell’ampliamento della biblioteca Vez a Mestre per i ragazzi, l’avvio della biblioteca per giovani adulti al parco Bissuola con i fondi React, il rinnovamento della biblioteca di San Tomà con l'avvio dei punti prestito dvd e fumetti. E' stato sottoscritto un patto di lettura con 40 soggetti pubblici e privati della città che ci ha permesso di essere riconosciuti come 'Città che legge CEPELL'. La lettura per tutti è stata garantita anche dal servizio di prestito di libri per anziani, dal Bibliobus (la biblioteca itinerante) e da Biblioboat in ambito lagunare".
Paola Mar ha riportato inoltre alcuni dati sul settore cultura del Comune di Venezia: "Disponiamo di un patrimonio librario di 450.000 libri, 1350 posti a sedere complessivi,180.000 prestiti l'anno, presenza media annuale di 400.000 persone ante Covid".
Anche Marco Borghi, presidente della Municipalità Venezia Murano Burano nel suo intervento si è focalizzato sul ruolo biblioteche in città: "Si tratta di importanti presidi cittadini, luoghi da vivere della città. Per la nostra Municipalità è fondamentale che siano rafforzati e consolidati. Se resistono Venezia resterà viva".