Venezia anche quest’anno ricorda le vittime della persecuzione e dello sterminio nazifascista e conferma la sua vocazione di città della memoria: il programma delle iniziative per il Giorno della Memoria – istituito dalla Legge 211 del 20 luglio 2000 per ricordare le vittime dell'Shoah, degli effetti della legislazione razzista e di tutti coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere gli ebrei perseguitati – è stato presentato questa mattina, con una conferenza stampa che si è svolta in modalità online e presieduta dalla presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, alla quale sono intervenuti i rappresentanti delle Associazioni e degli Enti che fanno parte del Coordinamento cittadino per il Giorno della Memoria, tra cui le sei Municipalità del Comune di Venezia.
Sono più di sessanta gli appuntamenti diffusi in tutto il territorio comunale tra incontri, conferenze, mostre, presentazioni di libri, visite guidate, realizzati grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione comunale (in particolare la Presidenza del Consiglio comunale), e il Coordinamento cittadino per il Giorno della Memoria, che ogni anno rinnova la sua attività, anche con numerose proposte che si rivolgono alle giovani generazioni.
“Ho visto crescere nei numeri, nella qualità dell’impegno intellettuale e nella passione civile questa manifestazione – ha sottolineato la presidente Damiano – e credo che l’Amministrazione comunale negli anni abbia saputo onorare una memoria che vuole essere il più possibile condivisa al di là delle barriere sociali, ideologiche o di altro tipo, in modo che niente di anche lontanamente simile possa accadere in futuro. Per questo sono grata a tutte le associazioni ed enti che hanno saputo essere una ‘rete di memoria’ che progetta e opera con grande impegno e senso delle istituzioni e mi rende orgogliosa di tutto il percorso intrapreso fino ad ora per celebrare la Giornata della Memoria”.
Tra le tante iniziative, saranno posate 30 Pietre d’Inciampo, che faranno di Venezia la seconda città italiana, dopo Roma, per numero di pietre deposte. Per la prima volta quest’anno sarà coinvolta anche la terraferma con la posa a Mestre della prima pietra d’inciampo, venerdì 28 gennaio alle ore 11 in via del Rigo 2. Giovedì 27 gennaio invece si svolgerà la cerimonia della posa di 29 “stolpersteine” in memoria dei cittadini veneziani deportati nei campi di sterminio nazisti, cominciando da Campo Santa Maria del Giglio alle ore 9.
La cerimonia cittadina del Giorno della Memoria si terrà domenica 23 gennaio alle ore 11 e sarà ospitata al Teatro La Fenice, dove sono previsti gli interventi del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, del sovrintendente del Teatro la Fenice, Fortunato Ortombina, del presidente della Comunità ebraica di Venezia, Dario Calimani. Seguirà il reading letterario musicale “Tra il mare e la sabbia. La vita di Virginia Gattegno”, curato dal regista Matteo Corradini, che racconta la vita di Virginia Gattegno, ebrea italiana deportata da Rodi, dove viveva. Dopo la fine della guerra Virginia è tornata a vivere a Venezia, dove abita ancora oggi all’età di 98 anni. Da domani, venerdì 14 gennaio, alle ore 9, sarà possibile prenotare i biglietti della cerimonia sul sito https://www.teatrolafenice.it/event/giorno-della-memoria-2022/
“Per rendere la partecipazione sempre più ampia – ha concluso la presidente Damiano – molte iniziative potranno essere seguite anche on line. Devo dire che l’impegno della nostra città è davvero encomiabile per quanto si sta facendo per tenere viva la memoria della Shoah, perché mai come ora è necessario contrastare l’intolleranza, la discriminazione e l’odio, purtroppo ancora presenti, e sostenere invece espressioni di umanità e civiltà”.
Tutte le iniziative in programma si possono consultare su www.comune.venezia.it/it/content/giorno-memoria-2022. Si possono inoltre chiedere informazioni scrivendo all’indirizzo email servizio.produzioni.culturali@comune.venezia.it. Tutti gli eventi avranno luogo in ottemperanza alle norme vigenti in materia di sicurezza sanitaria anti Covid-19.