Scompariva 700 anni fa, nell'anno 1321, il Sommo Poeta italiano. Per celebrare la sua memoria la città di Ravenna ha organizzato oggi una giornata di eventi commemorativi, fusione tra poesia, teatro e musica, che conclude un anno di celebrazioni, avviate il 5 settembre 2020 dal presidente della Repubblica.
Il Comune di Venezia ha accolto l'appello di Ravenna a partecipare, inviando una propria delegazione guidata dalla presidente del Consiglio comunale. In mattinata oltre 60 sindaci d'Italia infatti, si sono dati appuntamento in piazza San Francesco, recando con sé il gonfalone cittadino per rendere omaggio a Dante. Tra i tanti stendardi anche il vessillo veneziano.
Le celebrazioni hanno preso il via con una serie di letture dalla Divina Commedia in piazza, ad opera di due attori: Lino Guanciale ha declamato il XXVI canto dell’Inferno, e Sandro Lombardi il canto V del Purgatorio, con interventi musicali dei cori polifonico e di voci bianche Ludus Vocalis. A seguire la messa di Dante celebrata dal cardinal Gianfranco Ravasi nella Basilica di San Francesco e la tradizionale offerta dell’olio per la lampada votiva alla tomba del letterato da parte della città di Firenze.
Nel pomeriggio prosegue il fitto programma di appuntamenti danteschi: tra i principali eventi ricordiamo Ermanna Montanari (fondatrice e direttrice artistica del Teatro delle Albe) che nella sala Dantesca della biblioteca Classense sarà impegnata con la lettura del canto XXXIII del Paradiso. E poi la Prolusione all’Annuale, una lectio magistralis a cura del Cardinal Ravasi, illustre studioso del Dante teologo. In serata previsto infine il concerto per il Sommo Poeta diretto dal maestro Riccardo Muti nei Giardini Pubblici di Ravenna, parte integrante di una collaborazione tra città dantesche, che verrà eseguito nei prossimi giorni anche a Firenze e a Verona.