Il palco del Teatro Toniolo si tinge di giallo con il nuovo spettacolo in scena per la Stagione di Prosa, organizzata dal Settore Cultura del Comune di Venezia in partnership con Arteven, il Circuito Multidisciplinare del Veneto. Tinte forti dunque per Testimone d’accusa, in scena dal 3 al 5 dicembre, con Vanessa Gravina, Giulio Corso e con la partecipazione di Paolo Triestino, per la regia di Geppy Gleijeses.
Dal romanzo di Agatha Christie nasce un testo teatrale asciutto, che non concede tregua alla tensione e affonda come una lama di coltello affilatissima (letteralmente) nella schiena di chi osserva. Uno straordinario dramma giudiziario il cui gioco non verte tanto sulla psicologia dei personaggi (tra simulatori occulti, assassini, grandi avvocati) quanto sulla perfezione del meccanismo. Un meccanismo infernale, con un colpo di scena dopo l’altro, in un crescendo raveliano, una battuta dopo l’altra. E la costruzione “giudiziaria”? Impressionante per precisione e verità, come se l’avesse scritta il più grande giudice inglese del secolo scorso.
"Agatha è un genio e tale per sempre resterà. E qui, più che in Trappola per topi, più che in Dieci piccoli indiani questo diamante luccica in tutto il suo splendore. Naturalmente metterlo in scena richiede un cast di livello superiore e un realismo (non certo naturalismo) rigidissimi. E una dovizia di mezzi scenografici e recitativi. Io l’ho messo in scena con Paolo Triestino, serio attore di lungo corso, con Vanessa Gravina, bella, bravissima e impossibile, Giulio Corso, uno dei migliori dell’ultima generazione, e altri 9 attori, tutti perfettamente aderenti ai ruoli."
Biglietti in vendita su Vivaticket e in biglietteria del Teatro.
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