Si è tenuto, questo pomeriggio a Palazzo Ducale, il convegno dal titolo: "Il valore della bellezza. Dialoghi delle Fabbricerie con il Paese", un incontro organizzato dall'Associazione Fabbricerie Italiane (AFI) in collaborazione con la Procuratoria di San Marco.
L'AFI riunisce i più importanti enti impegnati nella conservazione sul territorio delle Cattedrali, come la Basilica di San Marco, la Basilica di Sant'Antonio di Padova, il Duomo di Pisa, il Duomo di Milano e Santa Croce a Firenze, dei monumenti e dei musei annessi.
A portare i saluti dell'Amministrazione comunale è stato il sindaco Luigi Brugnaro che è intervenuto dapprima ringraziando tutte le autorità civili e militari presenti e facendo un riferimento all'origine del nome Fabbriceria che deriva da fabbrica: "Con fabbrica si intende integrazione di saperi, luogo di produzione ma anche di valorizzazione. I cittadini di Venezia vivono assieme a questo luogo meraviglioso che è la Basilica di San Marco, che viene preservata dall'acqua alta grazie anche al sistema Mose, finito ma ancora non colludato definitivamente e consegnato alla città. Piazza San Marco è ancora un cantiere aperto, oggetto di grandi lavori che hanno un impatto sulla vita dei cittadini. Il mantenimento dei luoghi simbolici non è facile e pertanto ci vuole molta pazienza. Stiamo agendo nella direzione giusta, con fatti concreti, piccoli passi portati avanti ogni giorno che però fanno la differenza in città".
L'obiettivo dei lavori è stato quello di fare il punto sul ruolo delle Fabbricerie in Italia, 25 attualmente operanti sul territorio nazionale, chiamate a salvaguardare, condividere e consegnare alle generazioni future lo splendore e il patrimonio che hanno in tutela, nonché ribadire l'impegno nella gestione dei monumenti cn l'aiuto da parte di Stato e privati.
Il convegno ha visto le introduzioni di Amerigo Restucci, Primo Procuratore Vicario di San Marco, e di Andrea Maestrelli, presidente dell'Associazione delle Fabbricerie Italiane. A seguire, alcuni saluti istituzionali da parte del prefetto di Venezia, Darco Pellos e del patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, che nel suo discorso ha fatto una citazione di Fëdor Dostoevskij sulla bellezza, "capace di appagare la nostra vista e il nostro animo suscitando in noi sensazioni piacevoli che ci donano benessere e positività".
L'evento è poi proseguito per tutto il pomeriggio con diversi dibattiti sulla complessa attività di promozione e valorizzazione dei beni munumentali chiamati a gestire dall'Associazione delle Fabbricerie Italiane.