Sulla vasca antistante il Padiglione Venezia si è svolto questo pomeriggio il secondo dei sei eventi Fuori Padiglione Venezia, nell’ambito della 60^ Esposizione Internazionale d’Arte: a partire dal 2020 infatti, con le Aperture Straordinarie, una delle mission del Padiglione è stata quella di far parlare i suoi protagonisti in una serie di incontri pubblici immaginati per ampliare i temi sollevati.
L’evento “Venezia si Riflette” ha celebrato la riqualificazione della vasca. Il titolo è simbolico, come spiegato dai relatori nel corso dell'incontro, e profondamente legato alla natura stessa di Venezia. Proprio a seguito dei lavori di recupero e di abbellimento della vasca, infatti, il Padiglione può di nuovo specchiarsi nell’acqua, proprio come gli storici palazzi nei canali della città. Inoltre, con il posizionamento di specchi all’interno della stessa, si è creato un gioco che amplifica ulteriormente l’effetto naturale.
Ad intervenire sono stati Maurizio Carlin, commissario del Padiglione Venezia, Giovanna Zabotti, curatrice dell'esposizione, Marco Tosato, direttore dei lavori e autore del progetto e Francesco Scalari, direttore operativo.
Presente per l’Amministrazione comunale, il consigliere con delega "Città di Venezia, cultura: progetto futuro" Stefano Zecchi che ha dichiarato: “Molto opportuna è stata l’idea di restituire un valore d’immagine alla vasca antistante il Padiglione Venezia ai giardini della Biennale. A suo tempo era stata pensata per dare luce riflessa al Padiglione ampliandone la prospettiva, ma la costruzione della sede espositiva del Brasile aveva sacrificato la visione che essa apriva e troppo spesso era stata abbandonata a sé stessa - ha spiegato Zecchi - In questo senso, gli specchi collocati sul fondo della vasca sviluppano un potenziamento della luce che s’irradia dall’acqua, creando suggestivi effetti architettonici. Ora nella vasca, tra i fiori, c’è l’opera del grande artista belga Koen Vanmechelen, che ne impreziosisce l’estetica, creando una relazione tra l’acqua, la luce, i fiori e l’originalità della creazione artistica. Un’opera che Vanmechelen donerà generosamente al Comune di Venezia”.
Il progetto ha compreso anche la realizzazione di una pavimentazione in legno che rende, finalmente, la zona facilmente accessibile e praticabile e la creazione di alcune sedute realizzate con gli alberi caduti al suolo nel 2022 e nel 2023. Queste panchine sono un progetto pilota estremamente virtuoso poiché realizzate interamente con legno recuperato dagli alberi della medesima città in cui vengono poi installate. Un concreto esempio di circolarità e di sostenibilità. Un altro servizio che gli alberi della città di Venezia sono in grado di fornire.