L'Unità Cinofila di Soccorso San Marco, Associazione di Protezione Civile convenzionata con il Comune di Venezia, è stata impiegata nelle attività di ricerca nel Comune di Amatrice.
L'Associazione, attivata direttamente dal Dipartimento della Protezione Civile tramite l'UCIS (Unità Cinofile Italiane da Soccorso), è partita nel pomeriggio di mercoledì 24 agosto ed è arrivata ad Amatrice nella notte. L'Unità Cinofila, composta da Maria Zambon, Arturo Filippi e dal cane Astor, ha lavorato per tutta la giornata di giovedì assieme al Soccorso Alpino, operando nel corso centrale del paese dove i cani, fortunatamente, non hanno rilevato la presenza di persone.
Cane e Volontari potrebbero rientrare già nella giornata di domani salvo la richiesta di ulteriori attività di ricerca, al momento non previste, e compatibilmente con le continue interruzioni alla viabilità stradale conseguenti allo sciame sismico.
“Ai vigili del fuoco di Venezia e all’équipe medica del Suem 118, composta dal dottor Nicola Bortoli e dall’infermiere Michele Pomiato che hanno estratto viva la bambina intrappolata dalle macerie, all'Unità Cinofila di Soccorso San Marco e a tutti i volontari impegnati nel prestare soccorso nelle zone terremotate va il più sentito ringraziamento mio e di tutti i cittadini di Venezia - commenta il Sindaco Luigi Brugnaro. Con il vostro gesto e la vostra dedizione avete dimostrato quanto la nostra città sappia essere sensibile alle difficoltà del prossimo e pronta a soccorrere quanti abbiano bisogno di aiuto. Domani l'Italia si stringerà attorno alle famiglie delle vittime di questa tragedia. A loro andrà il nostro pensiero che avremo modo di rendere pubblico anche questa sera durante il Festival Show di piazza Ferretto a Mestre con una raccolta fondi per i bambini in stato di difficoltà delle zone terremotate, promossa dalla Fondazione Città della Speranza e durante il “Disnar per la Storica” che si svolgerà in 15 punti di ritrovo distribuiti tra il centro della città lagunare, le isole e la terraferma. Due appuntamenti che volutamente non abbiamo cancellato ma che abbiamo preferito far diventare occasioni per lanciare un messaggio di speranza a tutti coloro che stanno vivendo l'incubo del terremoto”.