“Desidero ringraziare gli organizzatori e il collega sindaco Roberto Gualtieri per l’invito, cui ho aderito perché sostengo apertamente la candidatura di Roma, e quindi dell’Italia, all'XI World Water Forum del 2027. Voglio dimostrare che davvero vogliamo abbandonare le gelosie e le rivalità in Italia.” Ha esordito così Luigi Brugnaro al convegno “Roma, Città dell’acqua” che si è svolto stamattina nell’aula Giulio Cesare del Campidoglio.
“La storia di Venezia - ha proseguito il sindaco - dimostra che bisogna aver fiducia nell’ingegno dell’uomo, nella scienza e nella tecnologia. Venezia, nei suoi 1600 di storia, ha “dominato” le acque, dimostrando al mondo intero che si può salvaguardare la delicatezza e la fragilità di una Città che, prima tra tutte, rischia di pagare a caro prezzo le ripercussioni dei cambiamenti climatici. Non sono qui per fare il trionfalista, ma abbiamo molte esperienze da condividere, che magari racconteremo durante il Forum. Ad esempio, sembrava impossibile, eppure lo scorso 3 ottobre 2020, in piena epoca Covid, per la prima volta, Venezia ha fermato il mare. Il Mo.S.E. ha tenuto l’acqua, eccezionalmente alta, fuori dalla Laguna. Un evento non isolato, che si è ripetuto poi per oltre 50 volte.
Nessuno nega i cambiamenti climatici, ma ci sono due modi di fare ambientalismo: c’è chi prende paura e decide di non fare niente e chi invece ha coraggio e decide di agire. Ma sempre di ambientalismo si parla. A Venezia abbiamo deciso di agire, lo abbiamo fatto anche con le vasche di laminazione per depurare le acque di prima pioggia, con il primo distributore ad idrogeno e il termovalorizzatore. Non dobbiamo fare il processo alle intenzioni del passato, ma guardare avanti per capire che cosa vogliamo progettare insieme. Non è una questione di destra o sinistra. Dobbiamo dare un traguardo a quei giovani che ci stanno guardando e stanno vedendo se qui ci saranno occasioni di lavoro.
Con Ca’ Foscari, Conservatorio, Accademia di Belle Arti e l'università IUAV, dove mi sono laureato, abbiamo costruito un grande progetto per ripopolare il centro storico di giovani studenti. Abbiamo immaginato un grande campus universitario e inizieranno quest'anno i tre corsi specifici sull'acqua, per formare le professionalità che mancano, tutti in lingua inglese, uno è “Scienza e progettazione per lo spazio costiero e marittimo”, “Mobilità sostenibile e connessioni intelligenti in ambienti marini e costieri” e “Ingegneria per le energie rinnovabili in ambienti costieri”. Dimostrazione di come le nostre apparenti difficoltà, ossia il tema dell’acqua, potrebbero essere la nostra grande intuizione per il futuro.
Noi siamo dalla vostra parte. Voglio ringraziare anche il Governo che sta sostenendo questo, il ministro Tajani, il ministro Musumeci. Credo che sia il momento in cui l'Italia faccia una scelta, non di parte politica, ma di parte tecnologica. Dobbiamo credere nella scienza, negli ingegneri, nella fisica, perché questo darà veramente risposte ai giovani. Se la Commissione sceglierà Roma, come speriamo, sappia che avrà in Venezia tutto quello che potrà essere d'aiuto”.