L'Accademia di Belle Arti di Venezia ha da oggi ufficialmente a disposizione un nuovo prestigioso spazio, all'interno dell'area Cnovm alla Giudecca, in un'ala che era occupata da una parte del cantiere del maestro d'ascia Gianfranco Vianello “Crea”.
Si sono infatti conclusi, come è stato spiegato questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione, a cui hanno preso parte l'assessore comunale al Patrimonio e all'Università, Paola Mar e il direttore dell'Ateneo veneziano, Riccardo Caldura, i lavori di sistemazione dei locali.
Nei 1.400 metri quadrati che l'Ateneo ha avuto in concessione per 15 anni (rinnovabili) sono state ricavate tre grandi aule e alcuni laboratori della Scuola di pittura, nonché tutti i servizi e la logistica necessari per ospitare le attività del corso di “Nuove tecnologie dell'Arte”, che vede iscritti circa 350 studenti.
“L'area Cnomv – ha spiegato l'assessore Mar – è uno spazio che il Comune di Venezia ha dato in concessione al cantiere Crea con la possibilità però che una parte di essa possa essere occupata, con accordi di sublocazione, da altri soggetti.
Abbiamo quindi subito appoggiato con entusiasmo la richiesta avanzata dall'Accademia di Belle Arti: il suo arrivo qui è un ulteriore segno di attenzione che la città ha per le sue Università. Ricordo che l'Accademia di Venezia è un'eccellenza riconosciuta non solo a livello italiano ma internazionale.”
“L'area ex Cnomv – ha sottolineato il direttore Caldura – è il luogo ideale per ospitare la nostra 'Scuola di Nuove tecnologie dell'Arte', che sino ad ora si trovava, in spazi molto angusti, a San Servolo. Lo spazio è ottimale anche dal punto di vista logistico, essendo molto vicino (ad un paio di fermate di motoscafo) alla sede principale, dove si tiene il resto dei corsi, a cui sono attualmente iscritti circa 1.650 giovani (provenienti non solo da tutta Italia, ma anche, per circa un 30%, dall'estero) con un trend di iscrizioni in continua ascesa.”
“Questa operazione – osserva in una nota il presidente dell'Accademia di Belle Arti, Michele Casarin - è stata realizzata in forte comunione d'intenti con l'Amministrazione comunale nel contesto della rigenerazione dell'isola della Giudecca, e si inserisce nel percorso intrapreso dall'Ateneo per una sempre più stretta collaborazione con tutti gli attori istituzionali che vedono nell'investimento sulla formazione d'eccellenza un futuro per questa città.”