Una piattaforma robotica per pulire i fondali della Laguna di Venezia. L'assessore De Martin a Punta della Dogana per la presentazione del progetto cofinanziato dall'Unione europea

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Piattaforma robotica
 

Una piattaforma robotica per pulire i fondali della Laguna di Venezia. L'assessore De Martin a Punta della Dogana per la presentazione del progetto cofinanziato dall'Unione europea

09/06/2023

Si è svolto questo pomeriggio a Punta della Dogana il primo evento di dimostrazione della piattaforma robotica per la pulizia dei fondali dai rifiuti presenti nella Laguna di Venezia. Una tecnologia sviluppata nell’ambito del progetto Maelstrom, cofinanziato dall’Unione europea e coordinato dal Cnr-Ismar.

Alla dimostrazione è intervenuto l'assessore all'Ambiente Massimiliano De Martin: "Ho già avuto modo di apprezzare questo progetto nel corso dell'ultimo Salone Nautico - ha detto portando i saluti del sindaco Brugnaro - E' un momento importante perché si tiene in un luogo che dal 1885 segna la quota zero sul livello medio del mare. Questa piattaforma è un esempio pratico di quello che diciamo da sempre, ovvero che se Venezia vuole continuare a sopravvivere, almeno per i prossimi 1600 anni, deve puntare sulla scienza e sulla ricerca. Il successivo passaggio, fondamentale, è trasformare su scala industriale queste scoperte perché tutti ne possano beneficiare. Il compito della politica, in questo caso dell'Amministrazione comunale, è quello di facilitare le relazioni e mettere in connessione tutte le realtà che studiano e lavorano nella nostra città: quello che si può fare a Venezia lo si può fare ovunque nel mondo" ha concluso De Martin ricordando l'importanza dei finanziamenti per la realizzazione di questo tipo di progetti.

La Piattaforma robotica è stata sviluppata dai partner di Maelstrom Tecnalia (Spagna), Consiglio Nazionale delle Ricerche Francese CNRS-LIRMM e la ditta veneziana Servizi Tecnici. Come spiegato nel corso della presentazione, consiste in una chiatta galleggiante a cui, attraverso cavi e argani, è fissato il robot per la pulizia dei fondali.

Il robot può lavorare fino a venti metri di profondità ed è dotato di sensori guidati dall’intelligenza artificiale per il controllo del fondale e l’identificazione dei rifiuti. Questi ultimi dopo essere stati recuperati dalla piattaforma robotica, dopo una prima valutazione di tipologia e peso, vengono smaltiti in modo differente a seconda della loro natura. L'obiettivo, è stato spiegato, oltre alla implementazione delle tecnologie per i rifiuti è anche contribuire al loro riciclo in un’ottica di economia circolare.

La Piattaforma nei giorni scorsi è già entrata in funzione, in via sperimentale, a Sacca Fisola e Cavallino Treporti.

 

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