A Ca' Pesaro la cerimonia di premiazione della terza edizione del concorso per giovani artisti “Artefici del nostro tempo”. Questa sera l'inaugurazione della mostra collettiva a Forte Marghera

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Premiazione Artefici del Nostro Tempo
 

A Ca' Pesaro la cerimonia di premiazione della terza edizione del concorso per giovani artisti “Artefici del nostro tempo”. Questa sera l'inaugurazione della mostra collettiva a Forte Marghera

24/06/2022

L’arte giovanile torna a Venezia, palcoscenico internazionale per i partecipanti della terza edizione del concorso under 35 “Artefici del nostro tempo”.  Questa mattina a Ca' Pesaro - Galleria Internazionale d'Arte Moderna si è svolta la cerimonia di premiazione degli artisti classificatisi dal primo al terzo posto per ciascuna delle otto discipline, occasione in cui sono state presentate anche le altre iniziative ed eventi collegati al concorso. Presenti Giorgia Pea, presidente della Commissione consiliare Cultura in rappresentanza dell'Amministrazione e per la Fondazione Musei Civici di Venezia la direttrice Gabriella Belli.

“L’orizzonte di 'Artefici del nostro tempo' si allarga sempre di più includendo Paesi oltre l’Italia e l’Europa stessa - è il messaggio del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ideatore e sostenitore dell’iniziativa nata nel 2019 - proprio grazie alle contaminazioni culturali degli artisti, si alza la qualità delle opere e il valore aggiunto del concorso. Venezia si fa portavoce delle sfide, delle interpretazioni, dei sogni e delle visioni di cui i giovani creativi si sono fatti artefici. Abbiamo voluto dare sfogo alle loro emozioni con gli strumenti della creatività e dell’arte, in luoghi e vetrine d’eccezione. Complimenti ancora a tutti i ragazzi che hanno partecipato così numerosi, Venezia continuerà sempre a credere in voi!”.

L’edizione di quest’anno mutuava il tema della Biennale Arti Visive “Il latte dei sogni” (titolo del libro della scrittrice e artista surrealista Leonora Carrington) e invitava i giovani artisti a confrontarsi con le inquietudini e le metamorfosi dei corpi e dell’essere umano, con le utopie e le paure del presente e la previsione di un futuro tutto da immaginare e da vivere. Quasi mille sono state le opere iscritte, realizzate da artisti o collettivi provenienti non solo dall’Italia, ma anche da moltissimi paesi europei ed extraeuropei quali Argentina, Cina, India, Brasile, Russia e molti altri.

"Artefici del Nostro Tempo è la sintesi della politica culturale che l'Amministrazione sta portando avanti in città ormai da 7 anni - ha detto Pea ringraziando il sindaco Brugnaro per aver dato vita al progetto - Il nostro obiettivo è abbattere le barriere culturali per fare in modo che tutta la cittadinanza e i visitatori possano avere la fortuna di fruire e condividere l'immenso patrimonio culturale, artistico e ambientale di Venezia. La nostra città oggi è pronta a raccogliere una grandissima sfida, nella quale tutti siamo chiamati a giocare un ruolo importante e renderci artefici della partita della sostenibilità. E' ciò che ci chiede il nostro tempo, nel contemporaneo dobbiamo saper guardare con grande sensibilità al nostro passato, ma saper anche guardare al futuro cercando di conciliare tradizione e innovazione". Sull'importanza del concorso ha poi affermato: "E' l'arte che nasce attraverso contaminazioni di più filoni artistici, dove si intrecciano poesia e letteratura, i video e la fotografia senza alcun limite. Il pregio di questo concorso è che si rivolge solo ai giovani. Essere giovani oggi è un impegno importante e all'Amministrazione spetta il compito di dare loro delle opportunità. Grazie a questo concorso gli artisti possono entrare in un circuito che in passato era precluso e riservato a pochissimi. Artefici del Nostro Tempo è invece l'esempio di un'arte condivisa, in cui tutti gli artisti dialogano fra di loro senza canali privilegiati. Per questo oggi siamo qui per premiare i talenti e riconoscere i meriti di chi ha avuto il coraggio di iscriversi a un concorso e mettersi in gioco con altri giovani artisti di tutto il mondo".

In serata, alle 18, negli ampi e scenografici spazi del padiglione 29 di Forte Marghera a Mestre sarà inaugurata la Mostra collettiva delle opere classificatesi dal secondo al decimo posto. Tutte le realizzazioni vincitrici di “Artefici del nostro tempo”, già in mostra al Padiglione Venezia ai Giardini della Biennale dallo scorso 23 aprile, si potranno ammirare sino alla chiusura prevista per il 27 novembre prossimo. Andranno poi ad arricchire la mostra collettiva di Forte Marghera, aperta fino al 31 dicembre, per entrare infine nella collezione permanente del Comune di Venezia per la Galleria di Ca' Pesaro.

Le otto discipline artistiche in concorso hanno visto vincitori assoluti: Wang Jingyun per il Design del Vetro, Giorgia Prandin per le Opere in Vetro, Ian De Santis per la Fotografia, Daniele Raineri per il Fumetto-lllustrazione, Giovanni Vanacore per la Poesia Visiva, Nicolò De Mio per la VideoArte e Marco Abrate “Rebor “ per la Street Art, mentre per la sezione Pittura il primo premio va ex aequo a Maria Pilotto e Sofia Izmailova. I premi sono stati consegnati dalla curatrice e dal Commissario del Padiglione Venezia della Biennale, Giovanna Zabotti e Maurizio Carlin, dalla responsabile di Ca' Pesaro-Galleria Internazionale d'Arte Moderna, Elisabetta Barisoni e dal direttore del settore Promozione della Città e Tutela delle Tradizioni, Marco Mastroianni.

"Il livello qualitativo delle opere, selezionate da qualificati e accreditati giurati di altissimo profilo, esperti e professionisti del panorama artistico e culturale nazionale - è stato spiegato nel corso della cerimonia - è di indubbia levatura e originalità, comprovato dalle motivazioni con le quali le giurie hanno espresso le loro preferenze e motivato i premi assegnati. Ancora una volta Venezia, attraverso l’arte, diventa cassa di risonanza del confronto tra artisti e di decodificazione della realtà attuale e della complessità sociale in cui viviamo, oggi più che mai articolata e all’apparenza ineluttabile. I giovani creativi hanno accettato la sfida con grande competenza, partecipazione ed entusiasmo; consapevoli del loro ruolo di medium privilegiati hanno provato a spiegare, ciascuno con originalità, curiosità e tecnica, il presente in cui viviamo e le sue innumerevoli dinamiche".

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