Portare alla città e ai visitatori che frequentano Palazzo Ducale una dimensione contemporanea della riflessione artistica. Nasce con questa sfida il ciclo di dipinti di Anselm Kiefer, che dal 26 marzo al 6 gennaio 2022 sarà ospitata nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale.
L’esposizione, legata alle celebrazioni per i 1600 anni della fondazione di Venezia, curata da Gabriella Belli e Janne Sirén, è stata inaugurata questa mattina. All'evento hanno partecipato la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, la presidente della Fondazione Musei civici Venezia Mariacristina Gribaudi, l’artista e i due curatori.
L'installazione, creata appositamente per Palazzo Ducale nel corso del 2020 e 2021, nell’ambito della quinta edizione di MUVE Contemporaneo, si dispiega nello spazio e nella magnificenza della Sala dello Scrutinio, in serrato confronto con le trentatré tele monumentali del soffitto e con la valenza eroica dell’intero ciclo decorativo del Palazzo.
“E’ la prima volta – ha spiegato la direttrice Belli nel corso della conferenza stampa di presentazione - che questo nostro Palazzo ospita un progetto site specific di tale rilievo. L’installazione non ha un vero ordine cronologico, evoca Venezia ma nello stesso tempo prescinde dalla città perché parla di valori universali. Sono convinta che un visitatore, dopo essere entrato nella gloria della Repubblica attraverso la Sala del Maggior Consiglio saprà concentrarsi e intendere, guardando quest’opera, anche certe oscurità di questa installazione che noi abbiamo conosciuto nel corso del ‘900 e che purtroppo oggi sembrano ripetersi. L’arte contemporanea – ha proseguito Belli - dialoga con la storia, con artisti del passato, come Tintoretto, Andrea Vicentino e Palma il Giovane, ai quali l’opera di Kiefer si è addossata con rispetto e con amore”.
“Quando questa mostra è stata immaginata – ha aggiunto la presidente Gribaudi - nessuno poteva immaginare che avremmo avuto due lunghissimi anni di pandemia, la guerra alle porte, eppure è così forte e attuale che osservandola sembra sia stata realizzata ieri".
“Questa esposizione – ha sottolineato la presidente Damiano - si apre proprio nel giorno del compleanno di Venezia. Con Kiefer si va a concludere idealmente un ciclo che a Palazzo Ducale abbiamo inaugurato con la mostra 'Venetia 1600. Nascite e rinascite' e lo facciamo con un maestro non solo di altissima caratura internazionale, ma dando risalto a quell’arte contemporanea che diventa anello di congiunzione tra il presente e il futuro. Lo stesso spirito che stiamo portando avanti con attenzione proprio per dimostrare quanto sia importante anche attraverso la cultura, l’arte e le mostre, non solamente esaltare la nostra tradizione e le bellezze che custodiamo nei nostri Musei civici, ma anche promuovere e diffondere la contemporaneità, il presente, che rappresentato, diventa arte per le future generazioni”.
Nel corso della presentazione è stata posta l’attenzione sull’uso dei materiali di cui l’opera si compone: colate di materia pittorica che sembrano stratificarsi, il piombo, il legno, la paglia e la cenere e sul valore dei libro, che diventa un elemento nell’intitolazione. La mostra si ispira alle parole del filosofo veneto Andrea Emo: 'Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po' di luce' a sottolineare – conclude Belli - il significato della cultura che dà luce alla nostra storia come ponte delle civiltà”.
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