L’assessore De Martin alle celebrazioni della 55esima “Festa della Madonna del Don”

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De Martin
 

L’assessore De Martin alle celebrazioni della 55esima “Festa della Madonna del Don”

10/10/2021

Si è svolta questa mattina, domenica 10 ottobre, a Mestre la tradizionale manifestazione popolare alpina della "Festa della Madonna del Don", la cui icona da 55 anni viene onorata nella chiesa dei Cappuccini di Mestre in ricordo di tutti i caduti delle Campagne di Russia. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale alla cerimonia è intervenuto l'assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin.

Anche quest’anno, a causa delle restrizioni anti Covid-19, non è stato possibile celebrare la ricorrenza nella sua forma solenne, con la tradizionale sfilata per le vie della città. La cerimonia si è aperta con l’alzabandiera, in forma privata, nella sede dell’Associazione nazionale Alpini di Mestre.

A seguire la Santa Messa nella chiesa dei Cappuccini, al termine della quale si è svolta la cerimonia dell'offerta dell'olio alle lampade votive perennemente accese sull'altare della icona della Madonna del Don . “A simbolico raccordo tra la “fede popolare” che l’immagine della Madonna del Don ha suscitato negli alpini caduti o reduci del fronte russo e loro famiglie, con le vittime di questa subdola e impressionante pandemia - hanno spiegato gli organizzatori - si è deciso di riservare l’offerta dell’olio alle lampade votive alla grande famiglia del volontariato alpino che molto ha contribuito ad alleviare le numerose sofferenze”.

“Grazie per quello che fate nel silenzio, grazie perché tante volte lo fate nell’anonimato, grazie perché lo fate con il cuore” ha detto De Martin agli alpini nel corso della celebrazione portando i saluti del sindaco e dell’Amministrazione comunale. “Non ho solo partecipato, ho vissuto con voi questa festa. Tra i vari momenti mi rimane la fierezza con cui avete rinnovato la lealtà e la fedeltà alla bandiera" ha concluso l'assessore sottolinenando che l'esempio dato dagli alpini di donarsi gli altri è "un messaggio che dovrà servire a chi rappresenta la collettività per ritrovare un linguaggio molto più distensivo e che porti tutti a lavorare serenamente".

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