
A volte la forma è anche sostanza. Il galateo, il cerimoniale o l'etichetta non sono "negozi della vanità", ma spesso un insieme di regole o direttive che sono il vivere civile, rispettoso di sé e di chi ci sta accanto, è il mettersi a disposizione.
Le onorificenze hanno origini antichissime, sono legate a tradizioni cavalleresche, al sistema militare o a rituali religiosi, che sono arrivate fino a noi passando attraverso contesti esclusivi, aristocratici e nobiliari, fino a "democratizzarsi" e a diventare riconoscimento al merito per i cittadini che hanno acquistato benemerenze sul lavoro, in ambito sociale e solidaristico. Le onorificenze di oggi premiano comportamenti altruisti o sottolineato eccellenze tra i comuni cittadini, nella vita di tutti i giorni.
Ma come si arriva a ricevere una onorificenza? Chi fa le segnalazioni? Quanto l'evoluzione della società ha modificato i riconoscimenti? Se ne è parlato a Ca' Loredan, questo pomeriggio, con Enrico Passaro, già capo del Cerimoniale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e responsabile dell’Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze, che ha illustrato il suo "Onori al merito", un libro che è un excursus storico e geografico sulle onorificenze cavalleresche.
In sala consiliare, a fare gli onori di casa, la presidente del consiglio Ermelinda Damiano, il prefetto di Venezia Darco Pellos, il segretario generale Ancep - Associazione Nazionale Cerimonialisti Enti Pubblici Damiano Iannizzotto, autorità civili e militari; collegati da tutto il Paese ospiti e membri di Ancep. Al giornalista Domenico Basso il compito di introdurre e guidare la discussione sugli "Onori al merito".
"E' con piacere e orgoglio che ospitiamo questa presentazione: le onorificenze valorizzano personalità comuni che sono allo stesso tempo straordinarie", ha esordito la presidente Damiano. "Enrico Passaro ci ricorda l'importanza di legare cittadini e istituzioni, anche con premi e onori che diventano stimolo e un'ispirazione per azioni virtuose". La presidente ha così ricordato anche il Premio San Marco, voluto dal sindaco Luigi Brugnaro: "Un momento di valorizzazione delle eccellenze, di riconoscimento per i meriti nello sport, nelle cultura, nella solidarietà che la nostra città conferisce ai suoi cittadini", ha concluso Damiano.