L’assessore Costalonga alla cerimonia conclusiva del Premio letterario “Marco Polo Venice”

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L’assessore Costalonga alla cerimonia conclusiva del Premio letterario “Marco Polo Venice”

30/10/2021

    Non solo al vincitore di quest’anno, ma anche del precedente: doppia premiazione, questo pomeriggio, all’isola di San Servolo, nel corso dell’evento conclusivo del premio letterario “Marco Polo Venise”, che viene conferito annualmente a un romanzo italiano tradotto in lingua francese e pubblicato negli ultimi 12 mesi, non solo al suo autore, ma anche al suo traduttore.

    Alla cerimonia di consegna del riconoscimento, promosso dalla Viu, Venice International University, sotto il patrocinio della Città di Venezia, dell’Ambasciata d’Italia in Francia e dell’Ambasciata di Francia in Italia, presente, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, l’assessore Sebastiano Costalonga.

    “In questo splendido scenario dell’isola di San Servolo – ha osservato Costalonga – Venezia conferma, ospitando anche questo prestigioso premio, il suo ruolo, passato e presente, di polo culturale in ambito internazionale: è un’ulteriore, importante occasione di dialogo e di scambio che arricchisce la nostra città.”

    La giuria presieduta dal presidente della Viu, Umberto Vattani, ha premiato quest’anno lo scrittore Gianfranco Calligarich e la traduttrice Laura Brignon, con il romanzo “L’ultima estate in città” (“Le dernier été en ville”), riscoperto e ripubblicato a distanza da quarant’anni dalla sua prima uscita.

    Le vincitrici del 2020, che non avevano potuto ricevere il riconoscimento in quanto la cerimonia di premiazione era stata cancellata dalla pandemia, sono invece la scrittrice, regista e sceneggiatrice Cristina Comencini, e la sua traduttrice, Dominique Vittoz, col romanzo “Soli”, diventato, nell’edizione francese “Quatres Amours”.

    “Di regola ha sottolineato il presidente della giuria Vattani - si premia un romanzo in lingua originale. In questo caso, invece, si allarga lo sguardo alla sua traduzione in francese. I traduttori vanno incoraggiati, affinché il panorama della narrativa italiana, così ricco e articolato, venga riflesso senza lacune o stereotipi nel mondo letterario francese. Alla VIU stiamo pensando di moltiplicare queste iniziative, per meglio diffondere la narrativa italiana nel mondo.”

    “La filosofia originale che ispira il Premio e mi ha spinto a realizzarlo – ha ricordato la sua ideatrice Christine Bach - sta appunto nel considerare la letteratura un ponte intellettuale tra i popoli, e favorire la loro cooperazione e la pace.”

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