
Campo de le Beccarie
06/03/2021A Rialto, nei pressi del Mercato, si trova il Campo de le Beccarie, che deve il suo nome alla presenza di un macello pubblico e di botteghe per la vendita di carni ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia. Molti altri piccoli macelli erano invece sparsi per la città.
La Scuola dei Becheri, che riuniva macellai e venditori di carne fresca, fu istituita alla fine del 1200 ed ebbe la sua sede definitiva nella chiesa di San Mattio di Rialto. Era importante, per il governo della Repubblica, che la popolazione avesse sempre a disposizione carne fresca; infatti la Corporazione dei Becheri era tenuta in grande considerazione tanto che, nel 1436, fu dichiarata giuspatronato dei macellai (jus patronatus: diritto concesso, ad una famiglia, sull'altare di una chiesa, di proteggerlo e mantenerlo traendo rendita da donazioni in denaro o anche in beni immobili).
Sul ponte che immette al Campo de le Beccarie fu posto, nel 1310, un capitello in pietra d’Istria, con una statua della Vergine col Bambino, dedicato ai Santi Mattia apostolo e Giobbe.
Per garantire la corretta fornitura di carne alla Repubblica e il pagamento del dazio, sin dal 1249 il Governo decise di nominare tre “Ufficiali de le Beccarie e dei Pubblici macelli”.
E’ visibile dal Campo delle Beccarie Palazzo Querini, detto Ca’ Granda, dove abitavano Marco, Pietro e Giovanni Querini. Alla Serrata del Maggior Consiglio (1296) seguì una Congiura, guidata da Bajamonte Tiepolo, nel 1310, alla quale parteciparono attivamente Marco e Pietro. La Repubblica puniva duramente chi contrastava le decisioni del governo, arrivando a demolire gli edifici di proprietà dei colpevoli. Ca’ Granda però non fu completamente rasa al suolo, visto che Giovanni Querini era rimasto estraneo ai fatti; furono però confiscati nel 1339 e poi demoliti, i due terzi della casa di proprietà di Marco e Pietro Querini ed il piano terra dell’edificio fu adibito a “Stalon”, dove venivano portati gli animali in attesa di essere macellati. Palazzo Querini si distingue per la trifora al primo piano che sovrasta i due archi che fungono da ingresso alla attuale pescheria. La vendita del pesce nel mercato realtino della Serenissima avveniva nell’area nord, vicino allo Stalon, per evitare che l’odore si diffondesse troppo nell’Erbaria e Naranseria.
Nei campi di Venezia c'era sempre un pozzo per l’approvigionamento di acqua fresca e in questo caso era indispensabile anche per lavare le carni, purtroppo però con la conseguenza che spesso, con la pulizia delle interiora e le penne del pollame, si intasavano le condutture del pozzo con immaginabili conseguenze. La vera da pozzo di Campo de le Beccarie è in pietra d’Istria, risale al XVI secolo ed è a pianta ottagonale. Verso il 1830 fu deciso di riunire tutti i macelli di Venezia in un unico macello a San Giobbe, completamente operativo dal 1843 al 1972.